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La Terapia cognitivo-comportamentale accessibile ai bambini sordociechi

2023 - Franco Angeli

43-58 p.

l'applicazione della Terapia cognitivo-comportamentale ai pazienti con bisogni speciali è ancora in fase emergente (Taylor, Lindsay Willner, 2008). Nel caso dei bambini sordociechi, in particulare, la letteratura scientifica è carente, se non assente. Gli autori si propongono di offrire un contributo in materia riportando l'esperienza di un gruppo di 20 bambini sordociechi italiani, supportati dal Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (CABSS) durante l'emergenza sanitaria del 2020. Gli autori si focalizzano sulla chiusura totale e sull'immediato post lockdown, momenti durante i quali la vita quotidiana dei bambini sordociechi ha subito una forte battuta di arresto. Non avere la possibilità di stabilire un contatto con il proprio ambiente e con gli altri può rendere i bambini sordociechi più fragili con ricadute negative sul loro percorso di crescita.

La connessione con gli altri e il contatto fisico sono importanti per la loro salute mentale, dal momento che anche in condizioni di normalità essi sono esposti al rischio di isolamento sociale (Wittich Simcock, 2019). Di fronte a una tale situazione, CABSS ha elaborato un metodo di intervento a distanza per aiutare i piccoli sordociechi ad affrontare gli stati di ansia e tristezza che avrebbero potuto esperire. Questo metodo ha attivamente coinvolto i genitori dei bambini e previsto l'applicazione di strategie cognitiv?comportamentali, seguendo i principi propri dell'intervento precoce rivolto alla sordocecità infantile. I risultati conseguiti dimostrano che le strategie cognitivo-comportamentali, rese accessibili e adattate ai loro bisogni peculiari, sono state di aiuto per i bambini sordociechi. [Testo dell'editore].

The application of Cognitive Behavior Therapy to patients with special needs is still in an emerging phase. As for deafblind children, the scientific literature is severely lacking. The authors contribute to the subject by reporting the experience of a group of 20 Italian deafblind children supported by Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (CABSS) during the pandemic in 2020.The authors will focus on the lockdown and the immediate pos?lockdown of the pandemic when deafblind children suffered a major setback. When children cannot establish contact with their environment and with others, they become fragile and suffer negative repercussions in their development. Physical contact and connecting with others are extremely important for the mental health of deafblind children who, even under normal circumstances, are at hig?risk of social isolation.CABSS designed a remote online intervention to help deafblind children dealing with anxiety and sadness during the pandemic.

The intervention actively involved children's parents and allowed them to intervene with cognitiv?behavioral strategies while following the principles of early intervention specific to childhood deafblindness. The results achieved demonstrate that cognitiv?behavioral strategies made accessible and adapted to the children's unique needs were highly effective. [Publisher's Text].

Fa parte di

Quaderni di Psicoterapia Cognitiva : 53, 2, 2023