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Una volta non si chiamavano processi cognitivi

2021 - Franco Angeli

117-127 p.

Lo scopo di questo contributo è quello di mettere in risalto una linea di ricerca che era già presente nei primi decenni della ricca produzione di Renzo Canestrari, estremamente innovativa per quel periodo, e relativa allo studio dei processi mentali, che oggi costituiscono i fondamenti della psicologia cognitiva. Questi lavori rappresentano una intuizione anticipatoria non solo di settori di ricerca, ma anche di metodologie di ricerca empiriche e sperimentali associate allo studio degli aspetti quantitativi dei processi mentali. Di particolare rilievo sono gli studi sulla percezione visiva di impronta gestaltista, arricchiti di analisi sperimentali applicate anche sovente a casi clinici. Non va inoltre dimenticato il contributo offerto da Canestrari allo studio psicologico delle modificazioni sociali intervenute nel secondo dopoguerra. [Testo dell'editore].

The purpose of this contribution is to highlight a line of research that was already present in the first decades of the rich production of Renzo Canestrari, extremely innovative for that period, and related to the study of mental processes, that today constitute the foundations of cognitive psychology. These works represent an anticipative intuition not only of research fields, but also of empirical and experimental research methodologies associated with the study of the quantitative aspects of mental processes. Of particular importance are the studies on the visual perception of Gestalt imprint, enriched with experimental analyses also often applied to clinical cases. We should also not forget the contribution offered by Canestrari to the psychological study of social changes occurred in the postwar period. [Publisher's text].

Fa parte di

Ricerche di psicologia : 2, 2021