Articolo PDF (0,2 Mb)
Consultabile solo con Adobe Acrobat Reader (scopri come)

Scrivere di psicoanalisi, scrivere fiction

2018 - Franco Angeli

51-61 p.

La scrittura psicoanalitica e quella di fiction vengono poste a confronto nei loro elementi di somiglianza e in quelli che le differenziano. Mentre la prima è più strettamente legata al caso clinico e quindi a criteri di riservatezza e confidenzialità, l'altra, se anche prende spunto da un momento clinico, una frase, un'immagine, un vissuto transferale o controtransferale, è più legata ai vissuti dell'analista. Si tratta di "resti della giornata lavorativa analitica", di fantasie, rêverie, ricordi che rimangono o emergono nella mente dell'analista. Essi possono diventare lo spunto per una scrittura più "libera", ma sempre legata alla ricerca interiore dell'analista stesso, all'incontro con l'inconscio suo e del paziente e al desiderio di non perdere la profondità e la potenziale creatività di quell'incontro. [Testo dell'editore].

The analytic writing and the fictional one are confronted in their similarities and differences. The first is more strictly linked to the clinical material, to problems of confidentiality, the latter, even if it starts from a clinical moment, a sentence, an image, a transferential / controtransferential reaction is more linked to the analyst. They are the "remains of the working analytic day", of fantasies, rêveries, memories that emerge in the analyst's mind and run the risk to clog it. On the contrary, they can become the starting point of a fictional writing, tied to the interior research of the analyst, to her encounter with her inconscious and with the patient's and to her desire not to lose the depth and the potential creativity of that moment of intimacy. [Publishers' text].

Fa parte di

Psicoterapia psicoanalitica : 1, 2018