Il disturbo del neurosviluppo come processo dinamico e l'approccio hyperscanning
19-25 p.
A partire dalla domanda proposta dall'articolo bersaglio: laquo;Un'impostazione diversa della ricerca potrà poi permettere il passaggio dagli esiti delle indagini scientifiche, ispirandovisi, dei risultati della ricerca?raquo;, il presente contributo si prefigge di individuare traiettorie innovative che trovino, in nuovi paradigmi di ricerca, percorsi più funzionali per la diagnosi dei disturbi del neurosviluppo.Focalizzandosi in primo luogo su un piano di analisi metodologico, il contributo esplora come nuovi approcci basati sul paradigma hyperscanning possano offrire una lettura alternativa di tali disturbi come risultato di un processo in divenire, piuttosto che come ancoraggio a categorie prototipiche statiche volte a categorizzare il sintomo/sindrome.
Diviene allora centrale cogliere le dinamiche di interpersonaltuning o linguaggio cooperativo intercerebrale per giungere a definire un nuovo oggetto di analisi clinica, rappresentato dalla dinamica e dalla storia di quei sintomi piuttosto che da un 'fermoimmagine' relativo all'hic et nunc. Sul versante clinico, le ricadute applicative e potenzialmente riabilitative si prefigurano come di indubbio interesse. In questa direzione, occorre che il setting diagnostico possa diventare momento di valutazione della qualità della relazione attraverso la manifestazione sintomatica o la sua assenza, nella reale dinamica che si prefigge di rappresentare, estendendo il fuoco dell'osservazione dal singolo paziente alla diade o al gruppo in interazione.
è dunque possibile concludere che il tener conto di dati di ricerca dalla neuropsicologia, dalle neuroscienze e dall'osservazione clinica costituisce senza dubbio una sfida avvincente nel solco di una ridefinizione dei disturbi del neurosviluppo a fini diagnostici. [Testo dell'editore].
Starting from the question posed by the target article: laquo;Could a different approach to research then allow the passage from the results of scientific investigations, inspired by them, to the results of research?raquo;, this contribution aims to identify innovative trajectories that find, in new research paradigms, more functional pathways for the diagnosis of neurodevelopmental disorders.Focusing primarily on a methodological analysis level, the contribution explores how new approaches based on the hyperscanning paradigm can offer an alternative perspective of such disorders as a result of an ongoing process, rather than as an anchor to static prototypical categories aimed at categorizing the symptom/syndrome. It becomes central to grasp the dynamics of interpersonaltuning or interbrain cooperative language in order to define a new object of clinical analysis, represented by the dynamics and history of that symptom rather than by a still image referred to the current situation.
On the clinical side, the applicative and potentially rehabilitative impact is prefigured as of undoubted interest. In this direction, it is necessary that the diagnostic setting can become a moment of evaluation of the quality of the relationship through the symptomatic manifestation or its absence, in the real dynamic that it intends to represent, extending the focus of observation from the single patient to the dyad or to the group. It is possible to conclude that taking into account research data from neuropsychology, neuroscience, and clinical observation is undoubtedly a compelling challenge in the wake of a redefinition of neurodevelopmental disorders for diagnostic purposes. [Publisher's text].
Forma parte de
Ricerche di psicologia : 4, 2022-
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Información
Código DOI: 10.3280/rip2022oa15372
ISSN: 1972-5620
KEYWORDS
- Hyperscanning, Interpersonaltuning, Neurosviluppo, Processo
- Hyperscanning, Interpersonaltuning, Neurodevelopment, Process