2022 - Salerno
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Niccolò II d'Este e la biblioteca di corte [risorsa elettronica]
1 risorsa online (20 p.) p.
205-224.
- Il primo inventario noto della biblioteca degli Este, A, è datato 1436: lo si è finora quindi considerato un elenco dei libri di Nicolò III, il marchese regnante a quella data. Ma un attento esame delle notizie che vi sono riportate sulla scrittura dei manoscritti, sulla presenza di stemmi ed emblemi, porta a ritenere che non pochi manoscritti siano sicuramente piú antichi; in particolare sulla base degli emblemi si può attribuire l'appartenenza di alcuni di essi a Nicolò II (1361-1388). L'attività culturale di questo marchese, sostenuta dalla collaborazione di Benvenuto da Imola e di Donato Albanzani (considerata anche la nuova datazione proposta per i volgarizzamenti di quest'ultimo) risulta di importanza fondamentale per la costituzione della biblioteca di corte già nel secondo Trecento.
Fa parte di
Italia medioevale e umanistica : LXIII, 2022-
Informazioni
Codice DOI: 10.60997/108481
ISSN: 0391-7495
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Nello stesso fascicolo
- The Italian tradition of Firmicus's 'Mathesis'
- La tradition véronaise d'Ausone
- Le 'recollecte' virgiliane di 'magister' Giovanni del Virgilio
- Petrarca, la scrittura di glossa, la 'notula'
- La paternità boccacciana del carme sull'Arno "Rupibus ex dextris"
- Il 'De natura balneorum' di Francesco Casini da Siena
- Niccolò II d'Este e la biblioteca di corte
- Il 'Gellio Gallarati Scotti' della Biblioteca Ambrosiana (tavv. i-iv)
- Carlo Ghisilieri e la circolazione del libro nella Bologna del Quattrocento (tav. v)
- Al fianco di Aldo, per Galeno e Aristotele. L'identità dell''Anonymus Harvardianus' (tavv. vi-x)
- Alcune fonti greche e latine della traduzione parrasiana degli scolii a Pindaro