Chiedimi come sto : studenti e salute mentale ai tempi della pandemia

L'articolo si propone di restituire le principali evidenze emerse dall'indagine "Chiedimi come sto" realizzata dallo SPI Cgil Nazionale con il coinvolgimento di oltre 30 mila studenti su tutto il territorio nazionale. Nel solco della tradizione della ricercaazione, l'indagine parte dalla voce degli studenti per costruire schemi interpretativi attivando direttamente i soggetti destinatari dell'osservazione prodotta. Oltre a disegnare la dimensione valoriale e fiduciaria degli studenti interpellati e a coglierne alcune caratterizzazioni socio-anagrafiche, l'indagine si interroga su quale sia stato l'impatto della pandemia sulla salute mentale degli studenti, sui condizionamenti emotivi e sull'insorgenza di comportamenti a rischio.

Particolare attenzione viene, inoltre, dedicata, a come la didattica a distanza sia stata vissuta e come abbia cambiato il rapporto con le istituzioni scolastiche e le relazioni con i coetanei e con il mondo degli adulti. In ultimo, l'articolo si conclude evidenziando i possibili spazi di confronto attraverso cui costruite ponti intergenerazionali di collaborazione tra sindacati dei pensionati e sindacati degli studenti. [Testo dell'editore].

The article aims at providing the main results that emerged from the "Ask me how I am" survey carried out by the SPI CGIL at the national level with the involvement of over 30,000 students throughout the country. In the tradition of action-research, the survey starts from the voice of the students to develop interpretative patterns by directly activating the recipients of the observation produced. In addition to outlining the value and trust dimension of the students under observation and understanding some socio-personal characteristics, the survey analyses the impact of the pandemic on students' mental health, emotional conditioning and the onset of risk behaviours.

Specific attention is also dedicated to how distance learning has been experienced and how it has changed the relationship with educational institutions and relationships with peers and with adults. Finally, the article ends by highlighting the possible spaces for discussion through which to build intergenerational bridges of collaboration between pensioners' unions and students' unions. [Publisher's text].