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Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia

2022 - Franco Angeli

39-51 p.

  • L'incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri sociospaziali del bisogno educativo. [Testo dell'editore].
  • The intersection between law and urban sociology opens up scenarios for experimenting with new democratic models, allowing us to redefine public services, urban spaces, territories as common goods. According to the proposed perspective, the increasingly widespread practices of active citizenship, which takes care of common goods, transform citizens / inhabitants from users / consumers of services and spaces to "prosumers", suggesting that we are in a phase of paradigm change in representation and definition of public institutions. The school is proposed as a concrete field of reflection, in its passage from public service to common good, when it becomes territorialized, as the object of care of the whole "educating community", able to draw on the sociospatial characteristics of the educational need. [Publisher's text].

Fa parte di

Sociologia urbana e rurale : XLIV, 127, 2022