Agency e responsabilità alla luce della filosofia della praxis gramsciana
161-176 p.
L'intera storia della filosofia è attraversata dal problema del rapporto tra necessità naturale e libertà umana, che si intreccia con la riflessione etica, politica, giuridica e religiosa in relazione alla questione della responsabilità. Una delle prospettive più interessanti nel campo delle scienze umane appare sotto questo profilo quella cosiddetta agenziale che, prescindendo da considerazioni di ordine metafisico, vede nell'agente umano l'elemento in grado di spezzare la rigida causalità del determinismo naturalistico. Il presente saggio si propone di mostrare come nei Quaderni del carcere di Gramsci si trovi una serie di spunti utili a riproporre una prospettiva marxista (senza alcuna pretesa di ortodossia) in questo dibattito. [Testo dell'editore].
The problematic relation between natural necessity and human freedom spans over history of philosophy and is intertwined to ethical, political, juridical and religious thought as linked to the problem of responsibility. Most interesting in the human sciences is the so-called agency perspective: such perspective, irrespective of any kind of metaphysical remark, identifies the human agent as the element who can interrupt the strict causality of naturalistic determinism. This essay aims at showing how several hints in Gramsci's Prison notebooks would help producing a Marxist perspective (if unorthodox) in such debate. [Publisher's Text].
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/PARA2016-003011
ISSN: 2035-357X
PAROLE CHIAVE
- Agency, Filosofia della praxis, Libertà, Marxismo, Necessità, Responsabilità
- Agency, Philosophy of praxis, Freedom, Marxism, Necessity, Responsibility