Remembering an abandoned city : tracing memories and urban narratives of refugees from famagusta

Sullo sfondo del quadro teorico ricostruito nell'articolo precedente, questo contributo presenta i risultati dello studio empirico sulla città abbandonata di Varosha, nella città di Famagosta (Cipro), osservata attraverso lo sguardo dei rifugiati grecociprioti esiliati durante l'invasione turca del 1974. Utilizzando il metodo delle mappe mentali, attraverso interviste strutturate gli esuli sono stati invitati a disegnare Famagosta ripercorrendo la memoria della loro terra perduta. Le mappe mentali dei rifugiati hanno rivelato profonde intuizioni sulla loro percezione dello spazio e una forte relazione con il luogo. Questo studio arricchisce la nostra comprensione di Famagosta e funge da testimonianza dei legami duraturi tra le comunità esiliate e il loro territorio, sottolineando l'importanza di preservare e comprendere i molteplici strati delle dimensioni spaziali mnemoniche di una città al fine di progettarne un futuro condiviso. [Testo dell'editore].

On the background of the theoretical framework defined by the previous article, this contribution presents the outcomes of the empirical study focused on the abandoned city of Varosha within the city of Famagusta (Cyprus), viewed through the lens of Greek-Cypriot refugees. Using the mind map methodology, through structured interviews participants were prompted to draw Famagusta based on the memories of their lost homeland, revealing profound insights into their geospatial perception and personal connection to the place. This study enriches our understanding of Famagusta's urban fabric and serves as a testament to the enduring ties between displaced communities and their home. Therefore, this article demonstrates the potential role that multifaceted layers of a city's mnemonic spatial dimensions could play for informing future urban plans. [Publisher's Text].