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Etica e storia nei primi scritti di Schleiermacher

2016 - Le Lettere

343-367 p.

Attraverso la critica del concetto kantiano di sommo bene, Schleiermacher approda a una concezione del mondo morale che taglia i ponti con le tradizionali teologie della storia e con le filosofie illuministiche. La perfezione etica non sta in una meta trascendente, ma coincide con la totalità dei beni morali realizzati nell'esistenza e con ogni punto del processo di umanizzazione della realtà. Il valore della vita abbraccia, peraltro, l'elemento sensibile e la sfera della felicità, in ottemperanza a una doppia aspirazione dell'essere umano che disarma le concezioni razionalistiche ed esclusivistiche del progresso. L'autore accompagna le rapsodie filosofiche con un'originale teoria del pensiero storico fondata sul giudizio emotivo-esistenziale. [Testo dell'editore].

By developing a philosophical critic of the Kantian concept of höchstes Gut, Friedrich D. E. Schleiermacher achieves a moral point of view that burns his bridges with traditional theology of history and enlightenment philosophies. Ethical perfection does not lie in a transcendent destination; it differently coincides with the totality of moral goods realized in human existence. According to the twofold destination of human beings, even sensibility and happiness give value to life, which contrasts with the rationalistic conceptions of progress. To his objective reflections on history, Schleiermacher adds an original theory of historical thought, based on the existential judgement. [Publisher's text].

Forma parte de

Giornale critico della filosofia italiana : XCV, 2/3, 2016