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Un inedito commento rinascimentale a Lucrezio : Gian Vincenzo Pinelli, Pedro Núñez Vela e Andreas Dudith lettori del «De rerum natura» a Padova

2015 - Le Lettere

233-263 p.

L'incunabolo n. 699 della Biblioteca Ambrosiana di Milano è un esemplare della prima edizione aldina del De rerum natura di Lucrezio (Venezia, 1500), interamente interfoliato e ampiamente annotato dall'umanista e collezionista italiano Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601). Tali annotazioni a Lucrezio (presenti anche in ventisei carte sciolte del ms. D 239 inf. dell'Ambrosiana) furono composte da Pinelli a Padova nel biennio 1559-1560 in collaborazione con l'umanista spagnolo Pedro Núñez Vela (m. 1580) e con l'ungherese Andreas Dudith (1533-1589). Le note dovevano servire forse per una nuova edizione del poema ed il lavoro era seguito da vicino dall'editore veneziano Paolo Manuzio, che negli stessi mesi veniva informato da Marc-Antoine Muret a Roma del lavoro di collazione di Denys Lambin sui manoscritti lucreziani della Biblioteca Vaticana. [Testo dell'editore].

The incunable n. 699 in the Ambrosiana Library in Milan is a copy of the first Aldine edition of Lucretius' De rerum natura (Venice, 1500), completely interleaved and widely annotated by the Italian humanist and book collector Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601). Pinelli's notes to Lucretius (partially held in twenty-six leaves in the Ambrosiana MS D 239 inf.) were composed in Padua between 1559 and 1560 in collaboration with the Spanish humanist Pedro Núñez Vela (d. 1580) and the Hungarian Andreas Dudith (1533-1589). These notes were probably intended for a new edition of the poem and the Venetian printer Paolo Manuzio was following the work closely, while he was informed by Marc-Antoine Muret in Rome about Denys Lambin's collation of Lucretian manuscripts in the Vatican Library. [Publisher's text].

Forma parte de

Giornale critico della filosofia italiana : XCIV, 2, 2015