Il bambino problematico di Klein e Bion
5-22 p.
L'articolo è incentrato sul confronto e le discrepanze tra gli analisti kleiniani/bioniani e le loro controparti americane winnicottiane e della americana psicologia del sé. La principale dif-ferenza sta nel modo in cui Klein e Bion hanno riconosciuto l'esistenza dell'istinto di morte e i suoi corollari, distruttività e invidia. Ciò si traduce in due modelli di bambini: i più gratificanti winnicottiani (caratteristica che si applica anche ai bambini di Kohutian) e i problematici klei-niani / bioniani, portando a pratiche cliniche molto diverse quando si tratta di pazienti. Segue un'elaborazione dei concetti kleiniani dell'invidia e della distruttività e della loro relazione con l'istinto di morte di Freud, sebbene non siano identici ad esso. Per i bambini kleiniani/bioniani, il bagaglio di impulsi e anti-impulsi - i legami positivi e negativi di Bion, un altro modo di concettualizzare gli istinti di vita e di morte - sono decisivi nel modo in cui si relazionano e osservano il loro ambiente.
In questo modello, alcuni bambini sono in grado di fare il "meglio di un cattivo lavoro" mentre altri, sfortunatamente, faranno il "peggio di un buon lavoro". Un caso clinico illustra il profilo teorico: il paziente riferì una storia in cui appariva come vittima dei suoi genitori, dei suoi partner e del suo ex analista. La spiegazione del transfert ha mostrato una versione diversa in cui il peso della costituzione del paziente, la sua passività e la sua malinconia funebre contribuivano a rimuovere la vitalità e la creatività dalla sua personalità, e i suoi oggetti ostacolavano gravemente insieme la sua personalità e la sua vita. [Testo dell'editore].
This article centers on the comparison and discrepancies between Kleinian/Bionian analysts and their Winnicottian and Self-psychological American counterparts. The major difference lies in the way Klein and Bion acknowledged the existence of the death instinct and its corollary, destructiveness and envy. This results in two models of babies: the more rewarding Winnicottian ones (which applies to Kohutian babies as well) and the troublesome Kleinian/Bionian ones, leading to very different clinical practices when it comes to patients. An elaboration follows on the Kleinian concepts of envy and destructiveness and its relation to Freud's death instinct though not identical to it. For Kleinian/Bionian babies, their baggage of impulses and anti-impulses - Bion's positive and negative links - another way to conceptualize life and death instincts - are decisive in the ways they will relate to and view their environment.
In this model, some babies are able to make the "best of a bad job" while others unfortunately will make the "worst of a good job". A clinical case illustrates the theoretical outline. The patient reported an official story in which he featured as the victim of his parents, his partners and his former analyst. The unfolding of the transference showed a different version where the weight of the patient's constitution, his passivity and deadness contributed to drain all life and creativity of himself and his objects which severely hampered his personality and his life altogether. [Publisher's text].
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Información
Código DOI: 10.3280/PSI2018-002001
ISSN: 1972-490X
KEYWORDS
- Kleinian/Bionian, babies, death instinct, destructiveness, envy, environment, passività
- Kleinian/Bionian, babies, death instinct, destructiveness, envy, environment, pas-sivity