Community hub a Napoli fra creatività e divari
98-104 p.
I modi di lavorare, comunicare, progettare, convivere, fare società stanno cambiando e il riuso di spazi per fare cose nuove insieme ad altri è uno dei teatri di questa trasformazione. A Napoli si può risalire ai primi anni '90 per trovare progetti e realizzazioni che tematizzavano il fare in comune, riutilizzando spazi, provando a fare innovazione nel lavoro e nei servizi. È utile approfondire l'analisi per cogliere caratteri contestuali significativi desumibili dalle storie dei casi. In città sembra prevalente il tentativo di costruire una nuova concezione dei beni comuni mettendo a disposizione il patrimonio pubblico facendo d'altra parte i conti con opportunità economiche limitate, con le difficoltà di lavorare a lungo insieme e con i limiti delleiche. [Testo dell'editore].
Our ways of working, designing and living together are changing. The reuse and reactivation of vacant buildings and abandoned assets are the visible manifestation of such a change. In Naples, since the beginning of 1990s several initiatives in labour and welfare policies have addressed challenges such as sharing practices, reusing spaces, and producing innovation. A new interpretation of the commons has been proposed and implemented by the Municipality, making public assets available for some groups, but the innovative initiatives of community hubs have to cope with a shortage of financial resources, difficulties related to working together for a long period of time, resources' cuts in the welfare system and emigration of young people. [Publishers' text].
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Territorio : 84, 1, 2018-
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Información
Código DOI: 10.3280/TR2018-084015
ISSN: 2239-6330
KEYWORDS
- Napoli, innovazione sociale, beni comuni