Varsavia-Waliców : sezione archeologica della città post-apocalittica
9-20 p.
La distruzione di Varsavia del 1944 ha sostituito la geografia urbana sedimentata nella storia con la dimensione della geologia: pietra, cemento e mattoni dominavano sullo spazio non come testimoni dell'esperienza urbana, ma come muti minerali senza tempo. Osservata dai crateri aperti nel suolo del Quartiere Meridionale, l'incessante attività edilizia di oggi sta cancellando gli ultimi frammenti della città novecentesca, la sua unicità memoriale. In ulica Waliców sopravvivono tre architetture simboliche della città proibita: saggio di resistenza dei materiali e prova dell'immanenza del Ghetto nel presente. Scritture architettoniche pietrificate, esprimono la dimensione della storia e la necessità di un progetto di testimonianza: la rilettura del tempo attraverso il presente dello spazio urbano. [Testo dell'editore].
The destruction of Warsaw in 1944 replaced the urban geography sedimented in history with the immemorial dimension of geology: stone, concrete, and bricks dominated the space not as witnesses to the matrix of urban experience, but as mute rubble on which prevailed the timeless dimension of minerality. Observed by the open craters in the Southern District, today's ongoing construction activity is erasing the fragments of the XX-century city, its memorial uniqueness. In Waliców St. three symbolic architectures survive. They are a proof of material resistance and an evidence of the Ghetto's immanence in the present. As petrified architectural scripts, they express the spatial dimension of History and the need for a project to testimony: the reinterpretation of time through the present of urban space. [Publishers' text].
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Territorio : 84, 1, 2018-
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Información
Código DOI: 10.3280/TR2018-084002
ISSN: 2239-6330
KEYWORDS
- Progetto, archeologia, memoria
- Project, archaelogy, memory