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Una malattia chiamata "salute"

2024 - Franco Angeli

28-32 p.

Gli organismi internazionali riconoscono che l'attenzione della psicologia della salute va rivolta sui fattori biopsicosociali capaci di influenzare la messa in atto di comportamenti salutogenetici. Conoscere e agire su questi fattori permetterebbe di salvare un numero considerevo-le di vite umane, se è vero che gli stili di vita costituiscono il principale fattore di protezione o, in prospettiva inversa, di rischio modificabile rispetto alla costruzione del proprio benessere e all'insorgenza delle patologie croniche, oggi al primo posto fra le malattie come impatto su mortalità e spesa sanitaria. Queste prassi professionali, tipiche della professione di psicologo e non ancorate alla psicoterapia, nel contesto italiano vengono spesso trascurate quando non esplicitamente neglette.

Il risultato appare come una perdita di identità della psicologia della salute e di opportunità per la professione di psicologo. Le attese per la diffusione di uno psicologo di base chiamato a svolgere tali attività nell'ambito dell'assistenza sanitaria primaria ri-schiano di essere frustrate laddove la lente sulla base della quale selezionare queste figure sia quella della formazione nella cura della psicopatologia. Andare in questa direzione vorrebbe dire rinunciare ancora una volta a focalizzare l'attenzione sulla salute che non solo non è assenza di malattia, ma nemmeno va affrontata come la malattia. [Testo dell'editore].

International bodies focus the attention of health psychology on biopsychosocial factors capable of influencing salutogenic behaviors. Knowing and acting on these factors would make it possible to save a considerable number of lives, if it is true that lifestyles constitute the main protective factor or, in reverse perspective, modifiable risk factor with respect to the construction of one's well-being and the onset of chronic diseases, currently the leading condi-tion as an impact on mortality and health expenditure. These professional practices, typical of the psychologist profession and not anchored in psychotherapy, in the Italian context are often overlooked when not explicitly neglected. The result appears to be a loss of health psycholo-gist's professional identity and causing a loss of opportunities for the profession.

Expectations for the diffusion of a primary care psychologist called to perform such activities in the primary health care setting risk being frustrated where the lens on the basis of which to select these figures is that of training in the treatment of psychopathology. Moving in this direction would mean once again giving up the opportunity to focus on health, which not only is not the absence of disease, but also cannot be addressed as disease. [Publisher's Text].

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Psicologia della salute : quadrimestrale di psicologia e scienze della salute : 2, 2024