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Tra pacifismo e post comunismo : la sinistra italiana e la guerra (1991-1999)

2025 - Franco Angeli

148-173 p.

Il saggio analizza il ruolo che ha svolto il pacifismo nel processo di costruzione dell'identità della sinistra post comunista in Italia. In particolare, sono state analizzate le posizioni del Partito democratico della sinistra (Pds) e del Partito della rifondazione comunista (Prc) di fronte alle crisi internazionali degli anni Novanta, come la Guerra del Golfo, in Bosnia e nel Kosovo. A partire dalla crisi irachena i due partiti hanno sviluppato un diverso rapporto con il pacifismo il quale ha rappresentato un fattore di rottura tra le due formazioni nate dallo scioglimento del Partito comunista italiano (Pci). Dopo la guerra in Iraq, il Pds si schierò a favore dell'intervento nei Balcani per legittimarsi come forza di governo affidabile e fedele all'alleanza atlantica, mentre il Prc sviluppò una forma di pacifismo assoluto anche per contrastare la sinistra riformista e legittimarsi agli occhi del movimento no global. [Testo dell'editore]

The essay analyses the role of pacifism in shaping the identity of post-communist parties in Italy. In particular, it examines the positions of the Democratic Party of the Left (PDS) and the Communist Refoundation Party (Prc) in response to the international crises of the 1990s, such as the Gulf War and Balkan wars. Since the Iraq crisis, the two parties developed different relationships with pacifism, which came to represent a factor of rupture between them. Following the war in Iraq, the Pds supported intervention in the Balkans, in order to legitimise itself as a reliable government force aligned with the Atlantic alliance, while the Prc developed a stance of absolute pacifism, to counter the reformist left as well as to legitimise itself in the eyes of the anti-global movement. [Publisher's Text]

Fa parte di

Italia contemporanea : 308, 2, 2025