Return migration, self-selection and labour market outcomes
191-228 p.
La transizione ecologica è stata definita una nuova rivoluzione industriale per l'ampio impatto strutturale previsto sui mercati del lavoro in tutto il mondo. I policy-maker coinvolti in questo processo hanno due obiettivi principali, il primo è quello di creare nuovi lavori connessi al rinnovato modello di crescita economica (i "green jobs") e il secondo è proprio quello di promuovere e sostenere uno sviluppo sostenibile. Il concetto di "lavori verdi" non è nuovo e sta comportando la ridefinizione delle competenze richieste dalle aziende, ormai orientate alla pro-mozione di prodotti e servizi "verdi". Negli ultimi anni, infatti, il tema dei "green jobs" è stato oggetto di una crescente attenzione non solo da parte degli ambienti politici ma anche dal mondo aziendale e accademico che vedono l'opportunità di creare nuovi profili professionali o rinnovare quelli esistenti in qualsiasi settore economico e occupazionale.
Le politiche comunitarie vedono la transizione verde come un'opportunità per creare posti di lavoro in settori economici esistenti ed emergenti ma anche come occasione per riqualificare e migliorare le competenze dei lavoratori in un'ottica di sviluppo sostenibile. Nonostante questo rinnovato interesse, in parte spinto dalla necessità di mitigare gli impatti della crisi climatica e degli shock esterni come la pandemia di Covid-19 e la situazione internazionale, resta ancora da definire il perimetro di queste figure professionali e, soprattutto, la loro classificazione con il fine di registrare e tracciare l'evoluzione di professioni innovative nel settore dell'economia verde. [Testo dell'editore].
Fa parte di
Economia pubblica : LI, 2, 2024-
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/EP2024-002001
ISSN: 1972-5566
PAROLE CHIAVE
- migration, return migration, labour market, self-selection