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Direttrici e i Direttori di Dipartimento in un'università in transizione

2021 - Franco Angeli

168-194 p.

L'università pubblica italiana è stata coinvolta nel 2010, con la legge n. 240, in un processo di riforma ispirato al New Public Management che, tra i suoi aspetti rilevanti, ha visto un mutamento della governance, ovvero degli assetti decisionali di Ateneo e di Dipartimento. Obiettivo del presente lavoro è quello di rilevare le percezioni dei Direttori di dipartimento sugli assetti decisionali nei Dipartimenti nel postriforma e le valutazioni che dei Direttori sul proprio ruolo, prestando inoltre attenzione alla presenza di eventuali differenze di genere. Come suggerito dalla letteratura, le percezioni dei soggetti coinvolti sono meglio in grado di dare conto, rispetto alle regole formali scritte, delle relazioni di potere che caratterizzano gli assetti di governance.

In particolare, oltre alle percezioni complessive sui mutati assetti decisionali, ci interessa verificare se vi siano anche differenze di genere per quanto riguarda la percezione della governance nei Dipartimenti e la percezione del proprio ruolo a seconda che a dirigere i il Dipartimento sia un uomo o una donna. A tal fine si utilizzeranno i dati di una ricerca nazionale effettuata nel 2015 inviando un questionario a tutti i Direttori di dipartimento delle università italiane. In generale gli assetti decisionali nel postriforma non sembrano implementare, almeno per i Dipartimenti, un modello puro di New Public Management, dato che la verticalizzazione appare contenuta e che consistenti sono i bilanciamenti al potere del Direttore negli assetti decisionali. Per quanto riguarda le differenze di genere, esse risultano contenute per quanto riguarda le percezioni di Direttori e Direttrici sull'influenza delle diverse figure accademiche nella governance.

Questo apre ad un'interpretazione più in linea con l'esistenza di una pluralità di modelli di governance sia tra gli uomini che tra le donne rispetto ad un'idea di stili di governo 'maschili' e 'femminili'. Infine, contrariamente a quanto rilevato per i modelli di governance, vi sono differenze di genere abbastanza significative nelle valutazioni dei Direttori e delle Direttrici sul proprio ruolo e sulla rappresentanza del Dipartimento negli organi di Ateneo. Rispetto ai loro colleghi, infatti, le donne tendono ad essere più autocritiche su entrambi gli aspetti. Questa risultanza appare in linea con il c.d. selfassessment bias, ovvero alla minor propensione femminile a riconoscere e quindi valorizzare il proprio ruolo e conseguentemente, le proprie capacità e competenze.

Questo potrebbe ripercuotersi negativamente sul proprio contesto lavorativo e, in particolare, sulla capacità non solo di contrattare migliori condizioni retributive, ma anche di accedere alle posizioni apicali, accentuando, così, lo specifico svantaggio femminile determinato in primo luogo dalla necessità di conciliare ruoli professionali e ruoli familiari, ma anche, in non pochi casi, dallo stesso assetto decisionale in cui si trovano ad operare. [Testo dell'editore].

The Italian public higher education system was involved in 2010, with Law No. 240, in a reform process inspired by New Public Management, which introduced changes in the governance, i.e., in the decisionmaking process, at University and Departmental level. The aim of this work is to analyze the Department Chairs' perceptions on the decisionmaking process after the reform and on their role. The perceptions of those involved are an excellent indicator of how decisionmaking processes are made and, in particular, they are better able to account, than the formal written rules, for the power relationships that characterizes governance structures. Besides the new governance, it is also interesting to check whether there are gender differences with regard to the perceptions on governance structures and on Department Chairs' role depending on whether s/he is a woman or a man.

We collect data with a research carried out in 2015 sending a questionnaire to all the Department Chairs of Italian Universities. In general, the decisionmaking process in the postreform does not seem to implement a pure model of New Public Management, since verticalization appears contained and checks and balances are consistent. At the same time, the data reveals some interesting (even if limited) gender differences, both in governance structures and in the assessment of Department Chairs' role. [Publisher's text].

Fa parte di

Studi organizzativi : XXIII, 2, 2021