Lo smart working nel panorama italiano : un'analisi della letteratura
9-37 p.
Nello scenario della Quarta Rivoluzione industriale la modalità di organizzazione ed esecuzione del lavoro acquisisce sempre più rilevanza. Anche in Italia, sia nelle aziende private sia nella Pubblica Amministrazione, si sta diffondendo una forma di organizzazione ed esecuzione del lavoro che prevede maggiore autonomia nella scelta di tempi, luoghi e modalità: lo Smart Working (SW), regolato, a livello nazionale, da una legge ad hoc (l. 81/2017) nei termini di lavoro agile. Proponiamo qui una rassegna della letteratura sul tema, limitata alla produzione degli studiosi dell'accademia italiana. In generale allo SW viene riconosciuta la capacità di coniugare gli obiettivi dei lavoratori con quelli delle imprese, contribuendo quindi alla loro competitività e sostenendo le istanze dei nuovi modelli organizzativi emergenti.
Lo SW implica anche più formazione e acquisizione di nuove competenze per i lavoratori, così come per gli specialisti HR e i manager chiamati ad abbandonare la cultura della presenza e del controllo in nome di fiducia e condivisione. Infine, il dibattito è decisamente esteso in ambito giuridico: dalla comparazione tra SW e telelavoro, alla metamorfosi dei poteri datoriali, ai concetti di subordinazione e autonomia, al ruolo della contrattazione collettiva, al diritto alla disconnessione e all'applicazione dello SW nel particolare contesto della pubblica amministrazione. [Testo dell'editore].
Fa parte di
Studi organizzativi : XXIII, 2, 2021-
Articoli dello stesso fascicolo (disponibili singolarmente)
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/SO2021-002001
ISSN: 1972-4969
PAROLE CHIAVE
- smart working, lavoro agile, revisione letteratura, bilanciamento vita/lavoro, competitività, organizzazione del lavoro