Il cattolicesimo politico e la Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.
155-167 p.
La crisi dell'unità politica dei cattolici e il declino della Democrazia cristiana sono solo alcuni degli effetti che il Concilio Vaticano II ha avuto sulla trasformazione del sistema politico italiano. Una vasta storiografia, soprattutto a partire dagli anni No-vanta, analizza le conseguenze di lungo periodo dell'aggiornamento conciliare, che ha ridefinito i confini e i contenuti della geografia politica cattolica. Essa riflette sulle continuità/discontinuità fra le istanze sociali ed evangelizzatrici del pontificato di Montini e le rivendicazioni identitarie del progetto wojtyłiano in risposta alla disarticolazione delle forme della presenza religiosa in una postmodernità priva di legami di senso. La riorganizzazione della Cei, la fine del collateralismo, i nuovi movimenti ecclesiali, il dissenso, le spinte centrifughe a sinistra e le pulsioni dogmatiche e neo-intransigenti a destra della DC sono alcuni dei temi al centro del dibattito storiografico,
che s'interroga su un cattolicesimo politico che dopo il Vaticano II, privato della sua centralità nella vita repubblicana e dismessa la forma-partito novecentesca, si trova ancora di fronte alle grandi sfide, spesso irrisolte, della questione cattolica nella contemporaneità, quali il rapporto fra Chiesa e nazione e fra religione e democrazia. [Testo dell'editore].
The crisis of the political unity of Catholics and the Christian Democracy decline are just some of the effects of the Second Vatican Council on the transformation of the Italian political system. A huge historiography, especially since the 1990s, analyzes the long-term consequences of the conciliar Aggiornamento, which has redefined the boundaries and the contents of Catholic political geography. Above all historians reflect on the continuities/discontinuities between the social and evangelizing demands of Montini's pontificate and the claims-based identity of the wojtyłian project faced with the dissolution of the religious presence within the fluid relationships of postmodernity, devoid of form and always unstable. The reorganization of Cei, the end of "collateralism", the new ecclesial movements, dissent, the centrifugal thrusts in the left-wing of the DC and the dogmatic and neo-intransigent impulses in its right-wing: these topics are the focus of the historiographical debate.
Starting from the Second Vatican Council, following the disappearance of Catholic centrality in republican life and the disappearance of the twentieth-century party form, political Catholicism is still facing with the great, often unresolved challenges of the Catholic question in the contemporary world, such as the relations between the Church and the nation, as well as those between religion and democracy. [Publisher's text].
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/MON2018-002013
ISSN: 1972-4853
PAROLE CHIAVE
- Concilio Vaticano II, Democrazia cristiana, dissenso, Paolo VI, Gio-vanni Paolo II, movimenti ecclesiali
- Second Vatican Council, Christian Democracy, dissent, Paul VI, John Paul II, ecclesial movements