The Framed Portrait Experience : parole e immagini entro i contesti di esecuzione della pena
439-456 p.
Lo scopo del presente contributo è quello di descrivere un intervento di Framed Portrait Experience (FPE) che ha coinvolto soggetti detenuti presso una Casa Circondariale. Questa esperienza coniuga la tecnica del ritratto fotografico e della narrazione autobiografica. I due strumenti sono stati utilizzati per facilitare il processo di integrazione dei vissuti anche traumatici e accrescere sia la consapevolezza relativa al proprio presente sia la possibilità di progettare il futuro. L'intervento si è articolato in incontri narrativi e sessioni fotografiche. Si riporta un caso, arricchito dalle fotografie ad esso relative, che valorizzerà la descrizione dell'intervento condotto. [Testo dell'editore].
The purpose of this paper is to describe a Framed Portrait Experience (FPE) that involved individuals convict in prison. This experience combines the technique of photographic portrait and autobiographical narration. These tools have been used to ease the process of integration of thoughts, feelings and memories, and to gain a deeper understanding of himself, and to increase on one hand the awareness of their own present and on the other hand the prospects of planning the future. The intervention was divided into six narrative meetings, followed by photographic sessions. A case is presented, enriched by its related photographs, which will enhance the description of the intervention. [Publishers' text].
Fa parte di
Ricerche di psicologia : 3, 2018-
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/RIP2018-003008
ISSN: 1972-5620
PAROLE CHIAVE
- Framed Portrait Experience, fotografia, narrazione autobiografica, detenuti
- Framed Portrait Experience, photography, autobiographical narration, prisoners