Intermediari del moderno tra Italia e Colombia (1928-1968)
89-98 p.
Il mondo dell'architettura colombiano è indagato nelle sue relazioni con l'Italia. La Colombia diviene meta di singolari percorsi migratori di architetti e ingegneri, che non solo contribuiscono ai processi di modernizzazione della disciplina già in corso, ma si costituiscono anche come intermediari nella diffusione di nuovi linguaggi e teorie internazionali. Il caso colombiano si trasforma anche in uno specchio per studiare la ricezione della cultura progettuale italiana. Da una parte, la scelta di studiare in Italia da parte di alcuni architetti colombiani diventa un fenomeno rilevante nel dopoguerra. Dall'altra, l'analisi della circolazione di contenuti sulla rivista Proa e della ricezione del pensiero di Zevi e dell'opera di Nervi aiuta a meglio comprendere la diffusione e l'impatto della cultura architettonica italiana all'estero. [Testo dell'editore].
Fa parte di
Territorio : 79, 4, 2016-
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/TR2016-079015
ISSN: 2239-6330
PAROLE CHIAVE
- Architettura moderna, migrazioni professionali, ricezione