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Immagine corporea e comportamento alimentare nei maschi : uno studio empirico

2016 - Franco Angeli

42-52 p.

Molti autori considerano la presenza di un disturbo dell'immagine corporea quale fattore di rischio per l'insorgenza di un disturbo del comportamento alimentare. Cercare di raggiungere modelli di perfezione assoluta non appartiene solo al mondo femminile; la cultura dell'immagine si è diffusa indistintamente tra uomini e donne. benefici dell'esercizio fisico sono stati ampiamente descritti dalla letteratura medica, tuttavia, se l'allenamento è eccessivo, può condurre alla messa in atto di pattern compulsivi di allenamento, in cui la persona si sente costretta a praticare esercizio fisico. Diverse ricerche cliniche dimostrano che la vigoressia corrisponde all'equivalente maschile dell'anoressia. Gli autori presentano una ricerca con due analisi svolte a distanza di 17 anni l'una dall'altra, ciascuna delle quali coinvolge un campione di 200 soggetti universitari maschi di età compresa tra i 18 e i 28 anni, assidui frequentatori di palestra (gruppo sperimentale), e altrettanti soggetti non assidui (gruppo di con

trollo). Sono stati somministrati ai campioni due questionari: L'Attitude Toward Self Scale (ATS) di Fava e Kellner per indagare la percezione della propria immagine corporea e L'Eating Disorder Inventory (EDI) di Garfinkel e Garner sul comportamento alimentare. È emerso che soggetti che svolgono molte ore di palestra alla settimana, hanno una scarsa approvazione di sé e sono a rischio di sviluppare un DCA. A distanza di 17 anni lo studio è stato replicato, non sono emersi aspetti patologici nei frequentatori assidui di palestra e questo sembra in linea con il cambiamento nel modo di interpretare l'attività in palestra negli ultimi tre decenni, oggi legata all'idea di wellness, cioè di stare bene, anche con se stessi.

Pursuing an ideal model of absolute physical perfection is not only a female attitude; the culture of the image has spread equally among women and men, nowadays. The benefits of physical activity have been extensively described in medical literature; nevertheless, excess exercise may lead to compulsive training patterns, even making people feel self-constrained to exercise. Some clinical research demonstrates that Muscle Dismorphia corresponds to the male-equivalent of Anorexia Nervosa. Authors present to pieces of research, performed one 17 years after the other, involving, both the first and in the second study, a population of a 200 male university students, aged between 18 and 28, assiduous fitness centre goers (experimental group), and a sample of the same number of young males who do not practice exercise in gyms (control group). Two questionnaires were issued to both groups: the Fava and Kellner Attitudes Toward Self Scale (ATS) to investigate the perception of self-body image perception, and Garfinkel

and Garner Eating Disorder Inventory (EDI) about the eating behaviour. Results have shown that subjects who spend many hours per week in the gym, have a poor self-approval and have a relatively high risk to turn into eating disorders. The same trial was replicated 17 years later: no pathology was observed in the assiduous gym goers, and this seems to be in line with the trend of the last 3 decades, during which gym exercise has developed from a mere body building activity into a more self-oriented "wellness" culture.

Fa parte di

Quaderni di Psicoterapia Cognitiva : 38, 1, 2016