Architettura e carcere : spazio e tempo della detenzione
184-194 p.
Per riportare l'esecuzione penale nella legalità eÌÂ assolutamente necessario lavo-rare sulle strutture che ospitano i detenuti, ripensando agli spazi esistenti e immagi-nando quelli che non ci sono. L'esecuzione penale che funziona eÌÂ quella che pro-duce libertaÌÂ, che mette in condizione chi deve scontare la pena di poter "usare" costruttivamente quel tempo, anche se breve, di poter autodeterminarsi come sogget-to e di conservare in ogni istante e in ogni situazione intatta la sua dignità. [Testo dell'editore].
In order to bring back criminal execution into law, it is absolutely necessary to work on the structures that host prisoners, rethinking the existing spaces and imag-ining those that are not there. The criminal enforcement that works is the one that produces freedom, that puts in condition those who must serve the penalty of be-ing able to "use" constructively that time, even if brief, to be able to define oneself as a subject and to preserve his dignity intact in every moment and in every situa-tion. [Publisher's Text].
Fait partie de
Sicurezza e scienze sociali : XII, 1, 2024-
Articles du même numéro (disponibles individuellement)
-
Informations
Code DOI : 10.3280/SISS2024-001014
ISSN: 2283-7523
KEYWORDS
- architettura, spazi, detenzione, diritti, dignità, istruzione
- architecture, spaces, detention, rights, dignity, education