Priority, methodological and conceptual issues regarding epidemiological research of occupational psychosocial risk factors for poor mental health and coronary heart disease

In psychosocial occupational epidemiology, most past research has focused on the demand-control (DC) model, and in recent decades also on the effort-reward imbalance (ERI) model, in order to detect risk factors for health. The focus on these models raise: a) priority, b) conceptual and c) methodological issues that will be discussed in the article. The priority issues pertain to whether there is empirical evidence for the focus on the two models. For conceptual issues, main questions are whether the empirical confirmation of the assumptions of these models holds and if the sub-dimensions of the models' scales have equally strong health effects. Concerning methodological issues, we discuss how exposure to job strain is categorized, how ERI has previously been measured, and the validity of self-reports of job strain. To tackle the open questions, main reviews were reviewed and supplemented by own assessments of the existing literature on mental health and coronary heart disease. [Publishers' text].

Nell'epidemiologia occupazionale psicosociale, gran parte della ricerca si è focalizzata sul modello demand-control (DC), e negli ultimi decenni anche su quello effort-reward imbalance (ERI), per identificare fattori di rischio per la salute. L'attenzione su questi modelli solleva questioni di priorità, concettuali e metodologiche, che saranno affrontate nell'articolo. La questione della priorità concerne la domanda se c'è evidenza empirica di un maggior utilizzo di questi modelli. Tra le questioni concettuali, le domande più importanti sono se vi sia conferma delle assunzioni su cui sono basati questi modelli e se le loro sotto-dimensioni abbiano simili effetti sulla salute. Circa le questioni metodologiche, viene discussa la validità dell'esposizione autoriferita a job strain, la misurazione del'ERI e come sono state categorizzate queste esposizioni.

Per rispondere a queste domande, sono state esaminate le più importanti revisioni, insieme ad una propria valutazione della letteratura su salute mentale e coronaropatia ischemica. [Testo dell'editore].