Paura e fame di futuro
P. 98-106
"L'uomo, dice Hobbes, famelico anche di fame futura, supera in rapacità e cru-deltà lupi, orsi e serpenti, che non sono rapaci se non per fame e incrudeliscono solo se feriti, di tanto quanto spade e schioppi superano le armi delle bestie, cor-na, denti ed aculei". La fame futura è qualcosa di più e di diverso dalla speranza. L'esser famelico di fame futura ci suggerisce che l'uomo pensa continuamente e ansiosamente al domani: lo progetta. L'uomo moderno è ansioso di creare un mondo di protesi, di artificialità per esorcizzare le proprie paure rispetto al pre-sente. Hobbes ci ricorda anche che la formidabile propensione dell'uomo a co-struire un mondo artificiale attraverso il linguaggio non lo rende migliore, lo rende soltanto più potente. È l'era dell'antropocene. [Testo dell'Editore].
Fear and hunger for the future. "Man, says Hobbes, hungry also for future hunger, surpasses in rapacity and cruelty wolves, bears and serpents, which are not rapa-cious except by hunger and become cruel only if wounded, by as much as swords and muskets surpass the weapons of beasts, horns, teeth and quills". Future hun-ger is something more and different from hope. Being hungry for future hunger suggests to us that man thinks continuously and anxiously about tomorrow: he plans it. Modern man is anxious to create a world of prostheses, of artificiality to exorcise his fears regarding the present. Hobbes also reminds us that man's for-midable propensity to build an artificial world through language does not make it better, it only makes it more powerful. It is the era of the anthropocene [Publisher's Text].
Forma parte de
Educazione sentimentale : 39/40, 1/2, 2023-
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Información
Código DOI: 10.3280/EDS2023-039010
ISSN: 2037-7649
KEYWORDS
- futuro, speranza, linguaggio, mondo, potenza
- future, hope, language, world, power