Clinica nel Terzo settore : l'intervento domiciliare con gli adolescenti
P. 175-189
Lo scritto prende avvio da una riflessione sulle caratteristiche del lavoro domiciliare con adolescenti, un lavoro di cura che si realizza fuori dalla stanza di analisi. Il contributo, in accordo con la prospettiva gruppoanalitica, intende evidenziare i caratteri di complessità dell'intervento: uno sguardo volto a cogliere più livelli, che si dimostra indispensabile nel lavoro in ambito sociale. Il clima dell'intervento psicosociale con adolescenti è introdotto da due vignette cliniche. L'elaborazione narrativa prende avvio da due sogni, che danno forma e rappresentazione all'incontro, e dallo sguardo clinico delle terapeute che hanno condotto gli interventi, e che hanno condiviso - nel corso del lavoro - un campo di esperienze professionali e personali, reperendone punti di assonanza e continuità.
Tale condivisione è stata successivamente ripresa in altri dispositivi gruppali, in un gioco di risonanze e associazioni che hanno ampliato la matrice del campo: dal piccolo gruppo della rubrica Terzo settore, al gruppo mediano-istituzionale dell'Osservatorio. Il testo si presta a diverse letture e mette in luce la possibilità, attraverso i successivi transiti nei differenti contenitori, di espansione della pensabilità sull'oggetto di riflessione, ovvero il gruppo. Attraverso un doppio vertice osservativo, tale riflessione si rivolge, quindi, sia al gruppo degli adolescenti che a quello dei professionisti che operano in tali contesti. [Testo dell'editore]
The paper examines the characteristics of clinical work done outside the consulting room at home with adolescents. According to the group-analytic perspective, the contribution intends to highlight the complexity of the intervention by grasping its multiple psychosocial levels. The two clinical cases are described both through the two dreams of the adolescents and through the clinical gaze of the two therapists. During the work, in fact, the therapists shared both professional and personal experiences, possibly related to their professional role in a social work environment. This sharing was subsequently made also in other group contexts, to broaden the resonances and associations about clinical activity with adolescents.
That is, the therapists have built associations with some other colleagues both in a small group on the Third Sector and in the median-institutional group of the Observatory. The text, therefore, allows both different possible readings, and the possibility of broadening the thinkability of the object of reflection, which is the group. Through a double observation point, this reflection is addressed, therefore, both to the group of adolescents and to that of professionals who work in these contexts. [Publisher's text]
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Información
Código DOI: 10.3280/gruoa1-2021oa14032
ISSN: 1972-4837
KEYWORDS
- Clinica nel Terzo Settore, intervento psico-sociale, interventi domiciliari, adolescenza, gruppo
- Clinic in the Third Sector, Psycho-social intervention, Home interventions, Adolescence, Group