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Problemi della previsione in psichiatria

2021 - Franco Angeli

623-646 p.

Sono esaminati vari problemi relativi alla previsione in psichiatria. I dati disponibili mostrano, in modo simile alle scienze sociali, ampi limiti nella capacità previsionale, specie per quanto riguarda il suicidio, la violenza e altri aspetti comportamentali. Vengono esaminate le difficoltà che nascono dal cercare di derivare il futuro della persona dal suo passato, la mancata coerenza fra aspetti di personalità e possibili comportamenti e il privilegio dato a strumenti psicopatologici incentrati sul singolo caso, rispetto a quelli attuariali con valutazioni testistiche e statistiche. Vengono anche evidenziati i numerosi bias cognitivi che distorcono le previsioni, in particolare l'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia aspetti personologici rispetto a quelli situazionali.

Ma altri bias hanno una importante azione distorsiva, da quelli della rappresentatività a quelli della disponibilità, da quelli statistici, al framing o al priming. Emerge una psichiatria molto legata nelle pratiche ancora al senso comune e alla folk psychology, con la ricchezza ma anche i molti errori che la caratterizzano. Di fatto esiste una modesta capacità previsionale riconosciuta alla psicologia popolare e alla psichiatria, ma è legata più a vincoli situazionali che a modelli personologici e psicopatologici e in ogni caso scarsamente affidabile per la previsione clinica in psichiatria. [Testo dell'editore].

Some problems related to prediction in psychiatry are examined. The available data show, in a similar way to the social sciences, wide limitations in predictive capacity, especially with regard to suicide, violence and other behaviors. The difficulties arising from the difficulty of deriving the future from aspects of the person's history, the lack of coherence between personality dimensions and behavior, and the privilege given to psychopathological instruments focused on the individual case, compared to actuarial instruments with testistic and statistical evaluations, are examined.

The numerous cognitive biases that distort predictions are also highlighted, in particular the fundamental attribution error, which prioritizes personality variables over situational variables. But other biases have an important distortive action, from representativeness to availability, from statistical errors to framing or priming. It emerges a psychiatry still very tied in practices to common sense and folk psychology, with the richness but also the many errors that characterize it. Finally, a small ability for prediction, as recognized by popular psychology and psychiatry, exists, but linked more to situational constraints than to models of personality and psychopathology, and, in any case, poorly reliable for clinical prediction in psychiatry. [Publisher's text].

Forma parte de

Psicoterapia e scienze umane : LV, 4, 2021