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Senza corpo né tempo : avventure della psiche individuale e sociale nell'epoca delle nuove tecnologie

2020 - Franco Angeli

7-31 p.

La rivoluzione delle nuove tecnologie non ha l'aria di essere una delle tante svolte nella storia dell'umanità. È come se l'invenzione della ruota, del treno, dell'elettricità e del computer si fossero unificate come forza d'impatto e moltiplicate per un numero infinito di volte. Non stiamo parlando di una singola invenzione, ma di una catena di invenzioni a getto continuo. La velocità con cui vengono introdotte queste innovazioni impedisce un adattamento emotivo e cognitivo sul piano sia individuale che sociale. In particolare, le due variabili essenziali dell'esperienza umana (spazio e tempo) sembrano venire espulse. Questa rivoluzione impatta un immaginario collettivo dominato dalla bulimia di esperienze, beni e diritti che viene espanso all'ennesima potenza dalla performatività tecnologica.

E tuttavia questa scena (vissuta in modo inconsapevole, a prezzo di nuovi disturbi psichici come la depressione che è diventata la malattia più diffusa nell'Occidente) è stata sospesa dal Covid, uno stop globale che ha consentito a tutti di vedere il brodo culturale in cui eravamo immersi e di nominare i problemi che ci attraversano. In particolare, la tenuta psichica dell'individuo può essere posta come un nodo politico che riguarda tutti. Una considerazione disincantata della scena può consentire di vedere il virtuale come veicolo non solo di manipolazione e bilocazione fuorviante in realtà aumentate e second life, ma anche come sviluppo della dimensione interiore. Proprio al culmine di una deriva antiumana si apre dunque uno spazio per far transitare nel nuovo mondo in arrivo la specificità e la complessità della nostra specie. [Testo dell'editore].

The revolution fuelled by new technologies does not look like one of the many turning points in human history. It is as if the invention of the wheel, trains, electricity and of the computer had unified as an impact force and multiplied a countless number of times. We are thus not referring to one single invention, but to a continuous stream of inventions. The speed at which these innovations are introduced hamper social, personal, emotional, and cognitive adaptations. More specifically, the two fundamental features of human experience - space and time - seem to be excluded. This revolution strikes social imaginary - bolstered nowadays by an excess of experiences, assets, and rights - that expands massively through technological performativy. However, this topical reality - present in the unconscious mind and source of new mental disorders such as depression (currently, one of the main mental disease in the Western world) - is discontinued by the advent of the coronavirus.

The subsequent world-wide halt raises universal awareness of the prevailing cultural background in which we are immersed and permits the labelling of problems. The individual's psychic resistance can then be considered a political issue affecting everyone. A disenchanted slant on this situation could present the virtual world not only as a vehicle for manipulation or misleading bilocation - made possible through augmented reality or Second Life - but also as a moment of growth of man's inner psychic dimension. At the climax of an anti-human drift, a space opens up to transit across to the new coming world the specificity and complexity of the human species. [Publisher's text].

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Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLIV, 2, 2020