The evolution of human populations : the storytelling from the genome
113-122 p.
The relationship between the human condition and the environment, and the role of environmental factors in human evolution, has permeated anthropological debates ever since the origin of the discipline. Biological anthropology describes the processes which led to modern humans across the hominin clade as governed by climatic-ecological variations of the late Pliocene and Pleistocene. In the wake of the Darwin-Wallace theory of natural selection, even cultural changes were initially seen as processes of selective adaptation to the environment. However, cultural anthropologists of the early twentieth century refused any rigid environmental determinism and begun to pay much greater attention to the unique historical factors of each culture and the inner functional integration of cultural complexes.
The reconsideration of the role of environmental factors in a less deterministic perspective, and the critics to the reductionism and externalism of radical neo-Darwinism, led to a new evolutionary model, known as "niche construction", in which the relationships between humans and environment are seen as a dynamic process generated by environment-genes-culture feedbacks. Niche construction theory has slowly made headway in anthropological analysis as an effective instrument to interpret the relationship between humans and the environment. It is particularly fruitful because it overcomes the historical divisions in the discipline - i.e. biological vs cultural anthropology - and allows a more holistic, equilibrated and informative view of our species. [Publisher's Text].
Il rapporto fra la condizione umana e l'ambiente â e quindi il ruolo dei fattori ambientali nell'evoluzione umana â è stato uno dei temi centrali del dibattito antropologico fin dalle origini della disciplina. L'antropologia biologica ha sviluppato modelli secondo i quali le variazioni climatico-ecologiche del tardo Pliocene e del Pleistocene hanno svolto un ruolo centrale nelle dinamiche evolutive del clade degli Ominini e in particolare nell'origine e sviluppo del genere Homo. Sull'onda del successo della teoria dell'evoluzione per selezione naturale di Darwin-Wallace, si è presto sviluppata una corrente di pensiero che considerava anche i cambiamenti culturali come processi evolutivi generati dalla selezione ambientale.
Il Darwinismo è stato però generalmente rifiutato dall'antropologia culturale e dall'etnografia del XX secolo, che si sono orientate verso l'analisi dei fattori storici intrinseci e delle coerenze funzionali interne alle varie culture umane. La rivalutazione in chiave meno deterministica dei fattori ecologici nel cambiamento culturale e la critica del riduzionismo ed esternalismo del neo-Darwinismo più radicale hanno prodotto nuovi modelli evolutivi nei quali ambiente, genetica e cultura sono visti come fattori interattivi di un processo dinamico chiamato "costruzione di nicchia". La teoria della costruzione di nicchia si è fatta recentemente strada nel dibattito antropologico per la sua capacità di reinterpretare i processi evolutivi in una prospettiva più olistica e di ricomporre alcune profonde divergenze fra antropologia biologica e culturale. [Testo dell'editore].
Forma parte de
Paradigmi : rivista di critica filosofica : XXXV, 2, 2017-
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Información
Código DOI: 10.3280/PARA2017-002008
ISSN: 2035-357X
KEYWORDS
- DNA arcaico, Genoma umano, Migrazioni umane, Paleogenetica, Popolazioni umane, Tecnologie di sequenziamento
- Ancient DNA, Human genome, Human migrations, Human populations, Paleogenetics, Sequencing technologies