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Il valore del riconoscimento reciproco : integrazione, alleanze, complessità e sconfinamenti

2017 - Franco Angeli

15-53 p.

Si parte dalla convinzione che l'integrazione sia un falso problema se isolato da un disegno di sistema che vede nella comunità e nella relazione come fattori complessi il suo "filo rosso". Il contesto cioè non è uno sfondo né una cornice entro cui costruire progetti o erogare in modo integrato dei servizi/prestazioni, ma è esso stesso parte del disegno e i diversi segmenti derivano/traggono da esso la loro ragione. È più utile parlare di sconfinamenti, di alleanze, da cui allora l'integrazione si connota come dimensione etica, di responsabilità sociale e di appartenenza ad uno specifico contesto. In questa prospettiva diventa essenziale riconoscerci attraverso valori/paradigmi comuni, ridando forma alle dimensioni della relazione che ha cura, di cui/nelle quali ciascuno è protagonista, come curante e come curato.

La complessità come approccio e come chiave di lettura ci orienta a considerare la relazione come elemento esistenziale, accettando di "non sapere di non sapere". Ne derivano alcune conseguenze utili all'esercizio delle competenze per i singoli professionisti e per il governo sia delle istituzioni sia della comunità nel suo insieme cui l'integrazione può rappresentare la forma concreta d'esercizio. [Testo dell'editore].

The authors suggest that integration is a false problem if cut off from the design of the system. Design comprises the community and its relationships and takes into account complex factors as guiding light. Thus context does not consist of a simple background, or frame - within which projects are built and integrated services are delivered - but becomes part of the design from which the different segments of the system draw their rationale. Hence, it might be more useful to emphasize the capacity to cross boundaries and build alliances. Integration then acquires an ethical bearing: i.e. social responsibility and belonging to a specific context.

In this perspective social acknowledgment - through common values and paradigms - becomes critical, as it highlights caring relationships, in which each person becomes a key performer: i.e. as carer or as person being cared for. Complexity - as approach and key to interpretation - brings us to consider â€relationship' as an existential issue, agreeing to have "no knowledge of not knowing". The authors suggest that integration can then develop into a useful and concrete platform for professional practice and for the governance of institutions and of the entire community. [Publisher's Text].

Forma parte de

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLI, 1, 2017