She's leaving home : donne europee che migrano nello stato islamico
181-196 p.
Tra i foreing fighters europei il 10 per cento sono donne. Cosa le spinge a "migrare" nello Stato islamico? Valgono, in generale, per le donne alcune delle motivazioni che hanno indotto i loro "fratelli" maschi a compiere il medesimo percorso: il rifiuto del clima di stigmatizzazione che avvertono nei confronti dei musulmani in Europa, tanto più in presenza di attivi imprenditori politici della xenofobia che si declina in islamofobia; la convinzione di dover difendere la umma, la comunità dei credenti, ritenuta sotto attacco da parte dei paesi occidentali; la volontà di contribuire, sino al sacrificio personale, a edificare uno stato islamico nel quale sia applicata integralmente la sharia; l'aspirazione a combattere il jihad. Anche se, in quest'esperienza, il ruolo loro assegnato sarà, più tradizionalmente, quello della cura domestica e familiare.
About 10 percent of European foreign fighters are women. What drives them to "migrate" to the Islamic State? By and large, women share some of the reasons which have prompted their "brothers" to walk the same path: the rejection of the stigma against Muslims in Europe, particularly when xenophobia is identified with Islamophobia by political actors; the belief that the umma, the community of believers, is under the attack of the West and should be defended; the desire to contribute by all means, including the sacrifice of one's own life, to build a state in which sharia is fully operative; the desire to forge their identity according to the canons of Islamic precepts; the aspiration to fight the jihad. In this experience, however, women will be assigned the traditional role of domestic and family care.
Forma parte de
Mondi migranti : 1, 2016-
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Información
Código DOI: 10.3280/MM2016-001010
ISSN: 1972-4896
KEYWORDS
- Identità, donne, stato Islamico, religione, radicalizzazione
- Identity, women, Islamic state, religion, radicalization