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Lo spazio urbano disegnato : note per un codice di rappresentazione

2018 - Franco Angeli

48-57 p.

For an interaction between the scales of large urban plans and development projects, this paper explores the potential of exploratory design as a method. In order to address the morphological features of a project, the authors stress the importance of a graphical design tool - the abacus of guidelines - able to integrate all those variables that the complexity of the context embraces. The abacus is a graphical tool that sets a matrix of spatial invariants for the project according to a qualitative point of view and not only quantitative. This paper reviews some Italian examples developed between the 1980s and the 1990s, when a changed perspective on morphology and typology brought to design innovations. The paper tries to demonstrate that urban design, besides normative coding, can be supported by a graphic tool concerning the control of space physical configuration. [Publisher's text]

Gli autori propongono una riflessione su uno strumento - l'abaco di linee guida - che contenga invarianti per custodire la forma urbana e diverse variabili, quante più la complessità dei contesti lo richieda. L'abaco è uno strumento non meramente quantitativo, ma qualitativo, in quanto mira a stabilire le invarianti formali dello spazio. In tal senso, lo strumento grafico dell'abaco riguarda soprattutto l'assetto morfologico e tipologico del tessuto urbano. Si è scelto di analizzare alcune sperimentazioni nel contesto italiano (tra gli anni '80 e '90) che hanno più compiutamente utilizzato l'abaco quale strumento di controllo della forma nel passaggio tra piano e progetto, indirizzando la normativa non più al solo controllo delle volumetrie, ma guardando alla qualità urbana dello spazio pubblico e del paesaggio urbano. [Testo dell'editore]

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Territorio : 87, 4, 2018