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Due inglesi (e qualche traccia di francese insulare) a Ferrara nel Quattrocento

2025 - Leo S. Olschki

P. 82-111

This essay explores the circulation of English and Francophone cultural elements in fifteenth-century Ferrara, focusing on two emblematic manuscripts: the polyphonic songbook Porto 714 and the Book of Hours–Psalter Morgan M.893. Through linguistic, codicological, and musical analysis, it reconstructs the figures of Robertus de Anglia, a singer and composer active at the Este court, and John Tiptoft, a humanist and diplomat. The study shows how English presence in Ferrara was part of a transnational network of intellectual exchange, in which French – including insular varieties – continued to serve as a vehicular language. It further proposes a new perspective on Anglo-Ferrarese cultural relations, highlighting the centrality of student and artistic mobility in shaping Renaissance court culture. [Publisher's text]

Il saggio indaga la circolazione di elementi culturali inglesi e francofoni nella Ferrara del Quattrocento, focalizzandosi su due manoscritti emblematici: il canzoniere polifonico Porto 714 e il Libro d'Ore-Salterio Morgan M.893. Attraverso l'analisi linguistica, codicologica e musicale, si ricostruiscono le figure di Robertus de Anglia, cantore e compositore attivo alla corte estense, e di John Tiptoft, umanista e diplomatico. Si mostra come la presenza inglese a Ferrara si inserisca in una rete transnazionale di scambi intellettuali, in cui il francese (anche insulare) continua a fungere da lingua veicolare; si propone inoltre una nuova prospettiva sui rapporti culturali anglo-ferraresi, sottolineando la centralità della mobilità studentesca e artistica nella formazione della cultura cortigiana rinascimentale. [Testo dell'editore]

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Ist Teil von

Lettere italiane : LXXVII, 1, 2025