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Discutere la fede a Firenze agli inizi del Trecento : l'esposizione sul Simbolo nella Somme le roi secondo la versione di Zucchero Bencivenni

2025 - Leo S. Olschki

P. 37-81

In the first decade of the fourteenth century, Zucchero Bencivenni, a Florentine notary, translated into Tuscan vernacular the Somme le roi, the successful manual of Christian doctrine composed by frère Laurent d'Orleans for the king of France Philip le Hardi. Through this translation, the work became accessible to the lay and bourgeois public of the Tuscan city, adapting to the needs of the new audience. In particular, Zucchero's choices, while respecting the structure of the original writing, seem to introduce innovations both in the text and in the doctrinal content, and in the iconographic apparatus that accompanies it. This paper aims to present the analysis and commentary of the second book of the treatise, in which the Twelve Articles of Faith that found the Apostolic Creed are set out.

In this survey, which takes into account the manuscript tradition of the Bencivennian version as well as the iconographic apparatus that accompanies the section, the comparison between the French original and the vernacular translation aims to highlight the possible sources of the exposition of the prayer and the divergences between the author and the translator. In the last part of the intervention, the probable itineraries through which the text of the Somme arrived in Florence and the possible relations of Bencivenni with some of the most important figures linked to the convent of Santa Maria Novella are addressed. [Publisher's text]

Nel primo decennio del Trecento Zucchero Bencivenni, notaio fiorentino, traduce in volgare toscano la Somme le roi, il fortunato manuale di dottrina e morale cristiana composto da frère Laurent d'Orleans per il re di Francia Filippo l'Ardito. Attraverso tale volgarizzamento l'opera diviene accessibile al pubblico laico e borghese della città toscana, adeguandosi alle esigenze del nuovo uditorio. In particolare, le scelte versorie di Zucchero, pur rispettandone la struttura, sembrano introdurre innovazioni sia nel testo, sia nei contenuti dottrinali sia nell'apparato iconografico che correda lo scritto. Il contributo vuole presentare l'analisi e il commento del secondo libro del trattato, in cui sono esposti i Dodici articoli della Fede che fondano il Simbolo apostolico.

Nell'indagine, che tiene conto della tradizione manoscritta della versione bencivenniana così come dell'apparato iconografico che accompagna la sezione, il confronto fra l'originale francese e la resa vernacolare vuole mettere in luce le possibili fonti dell'esposizione della preghiera e le divergenze fra autore e volgarizzatore. Nell'ultima parte dell'intervento sono affrontati i probabili itinerari attraverso cui il testo della Somme arrivò a Firenze e le possibili relazioni del Bencivenni con alcuni dei più importanti personaggi legati al convento di Santa Maria Novella. [Testo dell'editore]

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Ist Teil von

Lettere italiane : LXXVII, 1, 2025