«La frode, ond'ogne coscïenza è morsa» : retorica, menzogna e veritànelle sententiae di Malebolge
P. 13-36
È ampiamente riconosciuta la frequenza di sententiae nelle opere di Dante. Tuttavia, si è ancora data poca attenzione al valore e alla funzione che le sententiae possono avere nella costruzione di momenti specifici delle opere dantesche. Questo contributo intende mostrare come alcune sententiae della Commedia possano rivelare significati importanti nel poema. In particolare, si sottolineano usi e implicazioni delle sententiae nella prima cantica, i quali si oppongono alla lettura convenzionale delle sententiae come strumento di istruzione. Prima saranno analizzati i discorsi di certi personaggi di Malebolge, in cui la sententia, contro il principio della custodia linguae, mostra in chiave negativa gli effetti della persuasione e diventa espressione di un rapporto ambiguo con la verità, sovvertendo un aspetto fondativo della tradizione gnomica.
Poi si evidenzierà come questo illumini anche un valore metaletterario della sententia, la quale, sempre nel rapporto con l'affidabilità e con l'effetto persuasivo, diventa strumento usato da Dante-autore per distanziarsi dalla retorica della frode in certi momenti della prima cantica. [Testo dell'editore]
The pervasive presence of sententiae in Dante's writings is widely acknowledged. However, little attention has been paid to their value and function in shaping specific moments of his works. This study aims to demonstrate how certain sententiae in the Commedia can reveal significant meanings within the poem. In particular, it highlights the uses and implications of sententiae in the first cantica, challenging the conventional interpretation of sententiae as mere didactic devices. First, the speeches of certain characters in Malebolge will be analyzed, where the sententia, contrary to the principle of custodia linguae, exposes the negative effects of persuasion and becomes an expression of an ambiguous relationship with truth, subverting a foundational aspect of the gnomic tradition.
Then, it will be shown how this also illuminates a metaliterary dimension of the sententia, which – through its connection to reliability and persuasion – becomes a device used by Dante-auctor to distance himself from the rhetoric of fraud in key moments of the first cantica. [Publisher's text]
81026 characters
Ist Teil von
Lettere italiane : LXXVII, 1, 2025-
Artikel aus derselben Ausgabe (einzeln erhältlich)
-
Informationen
DOI: 10.82026/11718
ISSN: 2035-6315
