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La città come la casa, la casa come la città : breve storia di un topos

2019 - Franco Angeli

157-163 p.

Nel 'De re aedificatoria', Leon Battista Alberti affermò che «che la città è come una grande casa, e la casa a sua volta una piccola città». Da Andrea Palladio a Jean- Nicolas-Louis Durand, da Aldo van Eyck ad Aldo Rossi, a partire dalla sua riproposizione nel trattato albertiano la massima conoscerà una fama imperitura, assurgendo al rango di vero e proprio 'topos' all'interno del discorso architettonico e urbanistico. Qual è però la storia di tale massima prima della sua ripresa nel primo trattato moderno dedicato all'architettura? Tracciare questa storia, dall'antichità greca e attraverso la patristica e l'apologetica latina sino alla scolastica, è l'obiettivo di questo contributo. A emergerne sarà l'estrema versatilità del 'topos', capace di imporsi - e di dare almeno in parte struttura al pensiero - per le ragioni e nei contesti più diversi. [Testo dell'editore]

In the treatise 'De re aedificatoria', Leon Battista Alberti said that «the city is like some large house, and the house is in turn like some small city». From Andrea Palladio to Jean-Nicolas-Louis Durand, from Aldo van Eyck to Aldo Rossi, starting from Alberti's reprise of the wording in his treatise the sentence grew famous, becoming, in its chiasmus structure, a genuine 'topos' inside the architectural and urban discourse. But what is the history behind these words, before their reprise in the first modern treatise dealing with architecture? The aim of this contribution is to outline this history, from Greek Antiquity to Patristics and Scholasticism. What emerges is the 'topos' extreme versatility, its ability to impose itself - and bringing structure to thought - in the most different contexts and for the most various reasons. [Publisher's text]

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Territorio : 88, 1, 2019