Famiglia e scuola, tutori di resilienza nel percorso adottivo

L'Autrice affronta il ruolo che la scuola e la famiglia debbano assumere per favorire un percorso adottivo in modo resiliente. Handicap e adozione, in questo frame teorico, sono utilizzati come due esempi di percorsi di vita speculari, in quanto richiedono relazioni e competenze "flessibili". Un bambino, in entrambi i casi, ha però bisogno di adulti che credano in lui e gli stiano accanto, attivando risorse concrete/materiali e, soprattutto, emotive. L'autrice dopo aver presentato le difficoltà di vita di un bambino con handicap si sofferma sulla storia di Yury, un bambino adottato. Il contributo presenta un'analisi originale in quanto oltre a considerare i genitori come persone in grado di attivare un processo di genitorialità resiliente affronta la figura dell'insegnante che è definito come "insegnante adottivo". Un insegnante adottivo dovrebbe avere competenze speciali e flessibili per rispondere al bambino che ha davanti ma anche alla storia che porta con sé. [Testo dell'editore].

The Author discusses the role that school and family should take on in order to promote an adoptive journey carried out in a resilient manner. Handicap and adoption, in this theoretical framework, are taken as two specular examples of life journeys, as they require 'flexible' relationships and skills. In both cases children need adults who believe in them and who stay close to them, bringing into play concrete/material resources and above all, emotional ones. The author, after introducing the life challenges of a handicapped child, concentrates on the story of Yuri, an adopted child. aper provides an original analysis, since, as well as looking at the parents as people capable of activating a resilient parenthood process, also looks at the teacher who is defined as 'adoptive teacher'. The adoptive teacher should have special and flexible skills to deal with the child the teacher is facing, but also with the child's own history. [Publishers' text].