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Fare i conti con "l'altro settecento" : Luciano Guerci e i discorsi sull'educazione e sulle letture delle donne

2024 - Franco Angeli

830-840 p.

Tra il 1987 e il 1988 Luciano Guerci pubblicò due libri in cui analizzava la discussione sulla donna nell'Italia del settecento, ora raccolti in un unico volume, Per una storia delle donne nell'Italia del Settecento, a cura di Elisa Strumia (Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2023). Essi hanno costituito un punto di riferimento per lo studio di quello che Guerci definiva "l'altro settecento", quello cioè che non si configurava con ilpensiero degli illuministi, ma in molti casi con una riflessione di matrice cattolica, daitratti antilluministici più o meno marcati.

Lo storico, per la prima volta, individuava lecaratteristiche di una produzione editoriale che aveva invaso le librerie italiane del settecento, in alcuni casi producendo dei bestseller, in cui lettori e lettrici di estrazione sociale diversa avevano trovato considerazioni e prescrizioni sul matrimonio, sull'educazione e sul comportamento delle donne. Questo articolo ricostruisce una parte di questidiscorsi: quella che Guerci dedica alla riflessione dei moralisti cattolici sull'istruzionedelle donne e sugli effetti della lettura sul loro comportamento, tema, quello della lettura, di cui Guerci è stato uno straordinario precursore, individuando nell'attrazioneche certi libri in particolare i romanzi esercitavano sulle donne la vera motivazione per cui gli "scrittori devoti" ne temevano gli effetti sul loro comportamento e sull'obbedienza ai padri e ai mariti.

Dall'analisi di quella ricca e variegata produzione editoriale, egli faceva emergere, in alcuni casi, le contaminazioni con il pensiero dei Lumi, scoprendo che molti dei cosiddetti "illuministi", quando parlavano di educazione delledonne, rivelavano atteggiamenti non molto distanti dai più retrivi moralisti cattolici. Parole chiave: Illuminismo, Antilluminismo, storia delle donne, storia dell'editoria,lettura delle donne, educazione delle donne [Testo dell'editore].

Between 1987 and 1988 Luciano Guerci published two books concerning the discussion on women in 18th century Italy now collected in a single volume Per una storia delle donne nell'Italia del Settecento, edited by Elisa Strumia(Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2023). They constituted a point of reference for the study of what Guerci called " the other 18th century" , that is, the one that was not shaped by the thought of the Enlightenment, but in many cases by a reflection of a Catholic matrix, with more or less marked anti-­Enlightenment traits. The historian, for the first time, identified the characteristics of an editorial production that had invaded Italian bookshops in the 18th century, in some cases producing bestsellers, in which readers from different social backgrounds had found considerations and prescriptions on marriage, education and women's behaviour.

This article reconstructs one part of these discourses: the one that Guerci dedicates to Catholic moralists' reflections on women's education and the effects of reading on their behaviour. Luciano Guerci was an extraordinary precursor of the theme of reading, identifying in the attraction that certain books novels in particular exerted on women the real reason why " devout writers" feared its effects on their behaviour and obedience to their fathers and husbands. From the analysis of that rich and varied editorial production, he brought out, in some cases, the contaminations with the thought of the Enlightenment, discovering that many of the so called "illuminists", when they spoke about the education of women, revealed attitudes not far removed from the more retrogressive Catholic moralists. [Publisher's Text].

Fa parte di

Società e storia : 186, 4, 2024