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"Sono venuto qui per non cambiare" : la psicoterapia libero professionale nell'epoca della diffidenza

2024 - Franco Angeli

P. 81-93

  • L'articolo discute le problematiche dovute al crescente acces- so della popolazione alle cure dei servizi privati di psicoterapia. Si eviden- zia un clima narcisistico nella società moderna, con un indebolimento delle relazioni oggettuali. La fiducia nelle istituzioni e la propensione ad affidar- si alle figure sanitarie sono diminuite. L'articolo sottolinea la complessità nell'affrontare la diffidenza dei pazienti nei confronti della psicoterapia e l'importanza di adattare le modalità di approccio, costruzione del setting e alleanza terapeutica. Si evidenzia anche la necessità di condividere il percor- so diagnostico e il progetto terapeutico con il paziente.
  • La diffidenza verso l'impegno si riflette nella richiesta di relazioni senza vincoli, complicando la costruzione del setting terapeutico. Gli Autori sottolineano l'importanza di lavorare sull'intimità terapeutica, affrontando la resistenza dei pazienti a cambiare senza essere toccati. Infine, si discute della necessità di dosare la verità emotiva in base alla capacità di accettazione del paziente, considerando l'importanza di incontrare il paziente dove si trova, anche se ciò comporta inizialmente posizioni insolite. [Testo dell'editore].
  • The article discusses the problems due to the population's increasing access to treatment from private psychotherapy services. There is evidence of a narcissistic climate in modern society, with a weakening of object relations. Trust in institutions and the propensity to rely on health care figures have declined. The article emphasizes the complexity in dealing with patients' mistrust of psychotherapy and the importance of adapting modes of approach, setting construction and therapeutic alliance. The need to share the diagnostic pathway and therapeutic plan with the patient is also highlighted. Distrust of commitment is reflected in the demand for unfettered relationships, complicating the construction of the therapeutic setting.
  • The Authors stress the importance of working on therapeutic intimacy, addressing patients' resistance to change without being touched. Finally, they discuss the need to dose emotional truth according to the patient's capacity for acceptance, considering the importance of meeting the patient where he or she is, even if this initially involves unusual positions. [Publisher's Text].

Fa parte di

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLVIII, 1, 2024