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The Neolithic settlement of Ozzano dell'Emilia (Bologna) : a site at a crossroads of interactions in the Po plain

2023 - Istituto italiano di preistoria e protostoria

P. 1-38

We hereby present a recently discovered Neolithic site located in Ozzano dell'Emilia (Bologna, Italy), in a transitional area between the central-western Po Plain and the eastern territories of the Romagna region. Excavations carried out in 2018 unveiled structures belonging to a settlement with multiple phases of occupation, pertaining to the Square-Mouthed Pottery (SMP) Culture. The site showed evidence of a prolonged frequentation spanning until the late Neolithic period. The most relevant structure, trapezoidal in plan, bore remains at its centre of a domed oven that was subsequently decommissioned during a phase of renovation of the structure. The analysis of the copious carpological remains found within the structure suggest that it may have been initially used as a facility for toasting cereals and cooking food, to be then converted to storage area for cereal grains.

The radiocarbon dates obtained from charred caryopses place the initial SMP occupation at the site during the second quarter of the 5th millennium cal. BCE, while the later occupation layers are dated to the third quarter of the millennium. The chrono-typological analysis of the ceramics highlighted a middle Neolithic occupation bearing a SMP-dominated assemblage linked to an advanced phase of the "geometric-linear" style of the culture. During the later occupation phases, the ceramic assemblage displays elements typical of the late Emilian Neolithic facies mixed with ceramic traits borrowed from the peninsular ceramic traditions. X-Ray Fluorescence analyses performed on a number of ceramic sherds found at the site allowed to hypothesise for most fabrics - including the figulina productions - the use of raw materials that are chemically compatible with the daub fragments, likely indicating the use of locally available clays.

Lastly, we report the presence of a sandstone anthropomorphic stele placed to seal the entrance of the oven. The archaeological evidence found at the site of Ozzano dell'Emilia adds therefore a significant tile to the mosaic of Neolithic occupation of the Po Plain, in an area where elements belonging to different cultural traditions tend to intertwine during the mid-late Neolithic, creating intricate contexts characterised by heterogeneous assemblages of which this site represents a paramount example. [Publisher's text]

Si presentano in questa sede i dati relativi a un contesto neolitico di recente scoperta rinvenuto nel comune di Ozzano dell'Emilia (Bologna), in un areale posto al confine tra la Pianura Padana centro occidentale e i territori orientali della Romagna. Lo scavo, effettuato nel 2018, ha permesso di individuare alcune strutture relative a una porzione di insediamento, articolato in più fasi, attribuibile alla cultura dei Vasi a Bocca Quadrata (VBQ) e frequentato in modo continuativo fino al Neolitico recente. La struttura più importante, con fondazioni su canalette e pianta trapezoidale, comprendeva al suo interno i resti di un forno a cupola, obliterato in seguito a una parziale riorganizzazione della struttura con l'aggiunta di una partizione interna.

Le analisi effettuate sui numerosi resti carpologici rinvenuti all'interno di questo contesto hanno permesso di interpretare questa struttura, almeno nella sua fase iniziale, come adibita alla tostatura dei cereali e alla cottura dei cibi, per poi essere convertita, a seguito di un parziale rifacimento, all'immagazzinamento dei cereali. Le datazioni radiometriche effettuate su alcune cariossidi carbonizzate hanno consentito di inquadrare la fase iniziale di occupazione VBQ al secondo quarto del V millennio cal. BCE, mentre due ulteriori date radiometriche ottenute da unità stratigrafiche più recenti hanno consentito di ipotizzare una frequentazione continuativa anche nel corso del terzo quarto del millennio.

Per quanto riguarda i dati relativi all'analisi tipologica dei reperti, lo studio ha messo in luce, per quanto riguarda la fase iniziale di occupazione del contesto, una componente predominante di elementi VBQ inquadrabili in una fase avanzata dello stile "geometrico-lineare", seguita da una fase occupativa recenziore caratterizzata da una significativa rarefazione dei VBQ, cui si affiancano elementi che rimandano al Neolitico Recente Emiliano frammisti a tratti di ascendenza peninsulare. Lo studio archeometrico effettuato tramite la tecnica della fluorescenza a raggi X su alcuni campioni rappresentativi delle fabric ceramiche rinvenute nel sito ha permesso di ipotizzare l'uso di materiale compatibile chimicamente con quello dei concotti, indice del probabile utilizzo di materiali argillosi disponibili localmente anche per le ceramiche figuline, rinvenute in tutte le fasi di frequentazione del sito.

Si segnala, infine, il rinvenimento di una lastra di arenaria lavorata e con configurazione antropomorfa, posta a chiusura del forno. Le evidenze indagate a Ozzano dell'Emilia si inseriscono dunque all'interno di un quadro, quello della Pianura Padana, in cui elementi pertinenti a varie tradizioni culturali si intrecciano nel corso del Neolitico medio e recente, dando esito a complessi caratterizzati dalla commistione di tratti eterogenei ben esemplificati dal contesto in esame. [Testo dell'editore]

Fa parte di

Rivista di scienze preistoriche : LXXIII, 2023