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Il cerchio che contiene il tutto : rinarrare la Baby Observation al tempo della pandemia

2022 - Franco Angeli

63-76 p.

L'articolo narra l'esperienza di un gruppo di lavoro sulla Baby Observation, costituito da tre allieve e una didatta, all'interno della scuola di formazione in Psicologia Analitica (AIPA). Ciascuna di loro si è trovata, ad un certo punto, a confrontarsi con il momento storico del lockdown, oltre che a livello collettivo, anche nell'esperienza di osservazione del bambino. Il tempo della pandemia e, in particolare, il lockdown hanno reso impossibile l'incontro reale con l'altro, modificando il setting dell'osservazione. Passando dall'osservazione del bambino e della madre all'interno del loro ambiente naturale alla sperimentazione dell'"osservazione in assenza" della diade attraverso momenti di spaesamento e perdita, come nella fase alchemica della nigredo si è scoperta la ricchezza dell'incontro con le immagini emergenti dal mondo interno.

L'osservazione in assenza del bambino ha generato un'esperienza del tutto inedita, un'opportunità di recuperare la consapevolezza di un'interconnessione profonda, al di là della presenza reale. A distanza di tempo si è sentita la necessità di riguardare insieme e condividere l'esperienza. Anche se conclusa, la realtà psichica di quel percorso ha continuato a scorrere dentro ognuna di loro come materia viva, sia a livello individuale che gruppale. [Testo dell'editore].

This article narrates a work team's experience during the Baby Observation composed by three postgraduate students and their teacher during the psychotherapy training in analytical psychology (AIPA). At a certain point, each of them had to face the historical lockdown due to Covid19, both individually and in the context of the Baby Observation experience. The pandemic made physically meeting each other impossible, therefore changing the observation's setting. Going from observing the mother and baby in their natural environment to observing them in the absence of the dyad, the richness of the encounter with images emerging from their inner world became apparent despite moments of loss and disorientation, just as the alchemical phase of nigredo.

Observation without the baby generated a completely unedited experience, an opportunity to recover awareness of a deep interconnection beyond reality. After some time, a need arose to reevaluate and share the experience. Even if terminated, their experience continued to flow within them as a living matter, both individually and collectively. [Publisher's text].

Fa parte di

Studi junghiani : rivista semestrale dell'Associazione italiana di Psicologia Analitica : 56, 2, 2022