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Introduzione alla problematica degli idioti

2022 - Franco Angeli

119-130 p.

Viene discussa la possibilità che gli psicoanalisti, in quanto intellettuali, senza rendersene conto possano avere il ruolo di "utili idioti", nel senso di fare gli interessi di un determinato sistema di potere o di valori cui essi apparentemente si oppongono, rinunciando quindi a una concezione critica della psicoanalisi. Come è noto, l'espressione "utili idioti" viene attribuita a Stalin, che la usò per definire un certo tipo di intellettuali. Il possibile ruolo degli psicoanalisti come "utili idioti" è discusso in modo dettagliato nelle sue varie declinazioni e implicazioni, alla luce anche delle vicissitudini del movimento degli psicoanalisti di sinistra. Questo testo è stato letto al 3° Convegno del "Collegamento Psicoanalitico Internazionale" (Internationale Psychoanalytische Vernetzung) dal titolo "Sono ancora utili gli idioti?", Palazzo delle Stelline, Milano, 34 giugno 1988. [Testo dell'editore].

The psychoanalysts, as intellectuals, unwittingly might have the role of "useful idiots", i.e., in the sense of serving the interests of a given system of power or values which they apparently oppose, thus abandoning a critical conception of psychoanalysis. As is well known, the expression "useful idiots" is attributed to Stalin, who used it to define a certain type of intellectuals. The possible role of psychoanalysts as "useful idiots" is discussed in detail in its various declinations and implications, also in the light of the vicissitudes of the movement of leftist psychoanalysts. This paper was read at the Third Meeting of the "International Psychoanalytic Network" (Internationale Psychoanalytische Vernetzung) entitled "Are idiots still useful?", held at the Palazzo delle Stelline, Milan, Italy, June 34, 1988. [Publisher's text].

Fa parte di

Psicoterapia e scienze umane : LVI, 1, 2022