Raggiungere e sorpassare... l'Europa : il trasferimento tecnologico e i suoi limiti nel cinema sovietico all'epoca di Brežnev

L'articolo esamina l'impatto della tecnologia occidentale sul mondo cinematografico sovietico fra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta. L'interesse e l'ammirazione verso la tecnologia importata crebbe significativamente proprio quando a livello ideologico le relazioni si stavano, invece, nettamente deteriorando. Mentre la sua fornitura reale era limitata, la disponibilità teorica di tecnologia straniera generò una forte insoddisfazione nei confronti di quella interna (nonché verso l'attrezzatura proveniente dai Paesi socialisti). In realtà, le condizioni stressanti dell'industria cinematografica sovietica e la percezione dell'eccellenza artistica non sempre si accordavano con le capacità tecnica e tecnologica estera. Ugualmente, i processi allora in corso prepararono in qualche modo la strada al totale abbandono della tecnologia nazionale, alle pratiche adottate durante la perestrojka e alla completa trasformazione dell'economia negli anni di El'cin. [Testo dell'editore]

This article examines the impact of Western technology on the Soviet film establishment during the late 1960s and 1970s. I argue that interest in and admiration for imported technology rose significantly at exactly the point when relations at the ideological level were deteriorating sharply. While the actual supply of imported technology was limited, its notional availability generated significant dissatisfaction with the home product (and also items made in socialist countries). To be sure, the stressful conditions of the Soviet film industry and local perceptions of artistic excellence did not always accord with the capacities of foreign technology and techniques. All the same, the processes in this era in some respects prepared the way for the wholesale abandonment of local technology and practices under perestroika and the complete transformation of the economy in the Yeltsin years. [Publisher's text]