«Come Livio scrive, che non erra» : Livio interprete di Polibio, cinquant'anni dopo

P. 188-204

• Articoli dello stesso fascicolo (disponibili singolarmente)

  • Uccelli e segni del tempo in Cicerone, ‘div.' i 14.
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  • La formazione di un ‘corpus' di testi grammaticali latini : note su quattro trattati prosodici
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  • ‘In suum vertere' : la traduzione nel mondo greco e romano (Bologna, 9-10 maggio 2019)
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  • Il rapporto tra greco e latino nelle lettere cristiane dei primi secoli
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  • I modelli di Terenzio nell'esegesi antica : su alcuni frammenti di Menandro
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  • ‘Accius vortit barbare' : appunti sulle ‘Bacchae'
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  • Tradurre un' ‘ekphrasis' : gli ‘Aratea' di Cicerone
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  • Matrone troiane? : osservazioni sulla caratterizzazione di Ecuba e Andromaca nell' ‘Ilias Latina'
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  • ‘Grai vertere vocantes' : Virgilio traduttore etnocentrico?
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  • «Come Livio scrive, che non erra» : Livio interprete di Polibio, cinquant'anni dopo
  • Danae fra Nevio, Ovidio, Planude (e uno pseudo-Euripide)
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  • Intertestualità nella traduzione planudea delle ‘Metamorfosi'
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  • ‘Indiga trium generum est' : tre indizi di una falsa opinione
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  Codice DOI: 10.1400/285258

  ISSN: 1828-7824

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