268 p.
Includes bibliographical references.
Un libro che, a cinquant'anni dalla pubblicazione (1962), non ha perduto nulla del suo fascino ed è tuttora considerato uno dei più solidi studi complessivi sulla religione dell'India. In esso Zaehner cerca di isolare i concetti chiave dell'induismo, quelle idee cioè che attraversano sul piano orizzontale e lungo l'asse temporale il complesso multiforme delle credenze del subcontinente indiano. Dopo un capitolo introduttivo sui Veda, il complesso dei libri sacri contenenti la parola eterna rivelata, l'autore mette in fila in una sequenza di capitoli tra loro intrecciati: il Brahman, il sacro o divino come eterno Assoluto, la Moksa, la liberazione come emancipazione dalle catene del Tempo e del desiderio (che si collega ai concetti di Karman, azione, e di Samsàra, l'eterno flusso cosmico, ma anche la trasmigrazione delle anime), il Dharma, la legge eterna o religione cosmica e la Bhakti, l'amore mistico per un dio personale, proprio di una fase successiva.
Questi concetti si trovano tutti, in gradi diversi di sviluppo, dai Veda ai Purana. Completano il libro un capitolo di raccordo sulle varie manifestazioni del Dio supremo (principalmente Visnu e Siva) e due finali, uno sulle formazioni religiose conseguenti all'incontro con gli invasori musulmani e poi europei, e l'ultimo su Gandhi come reincarnazione ideale dell'eroe della Bhagavad-Gita Yudhisthira. Tre appendici, firmate da M. Dhavamoni, G. Casadio e D. Lorenzen, sul metodo di questo libro, sul personaggio Zaehner e sul dibattito induista. [Testo dell'editore]