Studi sulle seconde edizioni del dramma tragico
xxiii, 303 p. : ill.
Includes bibliographical references (p. 265-303).
La circolazione di due e persino tre edizioni di un'opera letteraria non era recepita nel mondo antico come un'anomalia. Ogni autore aspirava a lasciare ai posteri opere redatte nella forma più vicina alla perfezione, rimuovendo dalle stesure in circolazione errori o fraintendimenti di cui nel frattempo aveva preso coscienza. Di questa aspirazione si sono fatti interpreti, forse involontari, i meccanismi di selezione e conservazione delle opere del teatro classico, tragedie e commedie, di cui quasi sempre si sono conservate le sole revisioni (διασκευαί). Nel teatro di V secolo, il fenomeno riguarda soprattutto le tragedie di Euripide e le commedie di Aristofane, di cui il presente volume, assieme ad uno prossimo e complementare sulla commedia, intende fornire uno status quaestionis. [Testo dell'editore]
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