Doppiamente fratelli, in Dio e nella Patria : 1 : Leone Ravenna e il processo d'emancipazione ebraica nel Risorgimento

Il presente saggio si propone di tracciare una sintesi della parabola dell'ebraismo italiano dal Risorgimento fino al primo decennio del Novecento, tenendo in tensione tra di loro la fase dell'emancipazione risorgimentale con il momento dell'auto-emancipazione ebraica, il sionismo; attraverso la ricostruzione del profilo biografico e identitario di un ebreo ferrarese d'eccezione, Leone Ravenna, l'autore ricompone il processo di costruzione e decostruzione identitaria che ha coinvolto gli ebrei italiani dai tempi dell'Unità fino all'avvento del sionismo. Le carte del Fondo Leone e Felice Ravenna, conservate presso l'Archivio storico del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, rappresentano le fonti storiche principali da cui si è tratto spunto per la realizzazione del presente saggio; a questo nucleo fondante l'autore ha accostato diversi articoli apparsi sui periodici israeliti e la testimonianza scritta di Gabriella Falco Ravenna, nipote dello stesso Leone. [Testo dell'editore].

The aim of the present work consists in outlining Italian Hebraism's history from Risorgimento to Twentieth century's first decade binding together Jewish emancipation and Jewish self-emancipation, focusing particular attention on Zionism phenomenon; through Leone Ravenna profile's reconstruction the author intends to recompose the identity construction and deconstruction's process that involved Italian Jews from Italian unification to Zionism's advent, from 1897 onwards. The historical sources coming from Leone and Felice Ravenna's fund, preserved at Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea's historical archive in Milan, represent the main witnesses used for realizing this work; the author approached to this founding core several articles derived from Jewish periodicals, such as "Il Vessillo Israelitico". In addition, the author also considered the written deposition of Gabriella Falco Ravenna, Leone's nephew, who wrote about his father, Felice Ravenna, and grandfather in 1970. [Publisher's text].