Italia-Germania : relazione pericolosa o affinità elettiva?

Sin dagli anni venti Federico Chabod si interessò e appassionò profondamente alla cultura tedesca. Il suo rapporto di adesione allo storicismo tedesco classico, in particolare, permette di allargare lo sguardo ai rapporti tra l'Italia e la Germania dal settecento alla contemporaneità. Un approccio basato sulla "istorica della ricezione" applicata a entrambe le culture contribuisce a chiarire il processo di creazione delle identità storiche. La formazione dello Stato nazionale e la sperimentazione delle forme di totalitarismo in Italia e Germania sono due questioni analizzate nel testo. Le ambiguità costitutive del rapporto tra l'Italia e la Germania divennero visibili nelle vite di due italiani: Primo Levi e Giuseppe Renzetti. Il saggio si conclude con osservazioni sulla trasformazione dei rapporti tra l'Italia e la Germania dopo la riunificazione nel 1990 e sull'instabile significato delle identità nazionali nell'età della globalizzazione. [Testo dell'editore].

Federico Chabod's empathy with and fascination for German culture since the 1920s defined his personality as an outstanding historian. His commitment to German classical historicism, in particular, is part of a complex process of interactions between Italy and Germany on many different levels. This article examines significant aspects of the mutual understanding and misunderstanding between Italy and Germany in the 18th, 19th, and 20th centuries. The author suggests that the "theory of historical reception" promotes the analysis of how historical identities emerge. The formation of national states and the experiments with totalitarian regimes in both countries are discussed in this article. The ambiguities inherent in the relations between Italy and Germany became visible in the lives of the Italian Primo Levi and Giuseppe Renzetti. This essay ends with remarks on the shifts in the relations between Italy and Germany after the reunification in 1990 and on the volatile meaning of national identities in the age

of globalization. [Publisher's text].