Psicoanalisi e Fascismo in Italia
7-25 p.
Questo scritto mira a descrivere "i tentativi di un gruppo di pionieri dedicatisi a sviluppare la nostra disciplina in un clima così avverso".ene sia stato scritto molto, ho scelto di descrivere i tentativi di questi pionieri. Nonostante i molti articoli e i libri sul Ventennio fascista, alcuni dettagli riguardanti la storia iniziale della psicoanalisi in Italia, depositati negli Archivi nazionali italiani in un file riservato classifi-cato come "Società Psicoanalitica Internazionale" (International Psychoanalytical Society), sono meno conosciuti. Intellettuali noti, sotto l'influenza della Chiesa, si riferirono alla psicoanalisi - durante il Ventennio - come a una "sporca scienza pansessualista".
Pionieri come E. Weiss, E. Servadio, N. Perroti, e in seguito C. Musatti, erano rimasti i soli psicoanalisti in attività. Il Giornale psi-oanalitico creato da Weiss poté durare solo due anni. La vicenda di Servadio è strettamente intrecciata a questi eventi e l'articolo dedica informazioni dettagliate alla sua dolorosa storia personale. Gran parte delle informazioni sono tratte da documenti riservati conservati negli Archivi di Stato italiani, riprodotti da Bellanova in Le due Gradive e da me citati in parte. Documenti interessanti mostrano come Carmine Senise, capo della polizia fascista che non aveva alcuna competenza scientifica, ebbe un ruolo importante nel qualificare la psicoanalisi come scienza degenerata:.
«sebbene l'attuale governo austriaco abbia cercato di nascondere la sua avversione per gli intellettuali ebrei, soprattutto medici e avvocati, lavora con grande attenzione per eliminare questi elementi considerati dannosi, soprattutto dal punto di vista politico. Grazie all'esperienza austriaca e tedesca, si può certamente affermare che il 99% di medici, filosofi e avvocati, nonché studenti ebrei di università tedesche, austriache e cecoslovacche, sono orientati a sinistra. Diversi medici, che ora non sono in grado di lavorare e guadagnarsi da vivere in Austria, sono già venuti o hanno in programma di venire in Italia. A tempo debito queste persone costituiranno certamente una sfida all'elemento nazional-italiano». [Testo dell'editore].
This paper aims to describe "the attempts of a handful of dedicated pioneers to develop our discipline in such an adverse climate". Although a lot has been written I have chosen to describe the attempts of a handful of dedicated pioneers to develop our discipline in such an adverse climate. Also, despite many articles and books about the Fascist Ventennio, some details regarding the early saga of psychoanalysis in Italy, deposited in the Italian National Archives in a confidential file classified as "Società Psicoanalitica Internazionale" (International Psychoanalytical Society), are less known. Well known intellectuals, under the influence of the church, referred to psychoanalysis - during the Ventennio - as a "dirty pansexualist science". Pioneers like E. Weiss E. Servadio, N. Perroti and later C. Musatti had been the only practising psychanaysts. The psychoanalytic Journal created by Weiss could last only two years.
The saga of Servadio are losely intertwined and the paper dedicated detailed information about their personal painful saga. Much of the information is drawn from confidential documents held in the Italian State Archives, reproduced by Bellanova in Le Due Gradive and partly referred to in this paper. Interesting documents show how Carmine Senise, the head of the Police who had no scientific competence, had an important role in qualifying psychoanalysis as a debase science: «Although the current Austrian government has tried to conceal its aversion to Jewish intellectuals, especially doctors and lawyers, it works with great ability to eliminate these elements considered as harmful, especially from a political viewpoint. From the Austrian and German experience, one can certainly affirm that 99% of doctors, philosophers and lawyers as well as Jewish students of German, Austrian and Czechoslovakian universities are left-oriented.
Several doctors, now being unable to work and make a living in Austria, have already come or are planning to come to Italy. In due time these people will certainly constitute a challenge to the national-Italian element». [Publisher's text].
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/PSI2019-002002
ISSN: 1972-490X
PAROLE CHIAVE
- Fascismo, "Ventennio", Trieste, Benedetto Croce, Imago, Archivi di Stato
- Fascism, "Ventennio", Trieste, Benedetto Croce, Imago, State Archives